Trentino, scatta foto hard con le amiche e poi le ricatta

di Andrea Andrei*
Pubblicato il 15 Gennaio 2010 - 17:52 OLTRE 6 MESI FA

I fatti risalgono al 2008, quando con un telefonino un adolescente scattò delle fotografie osé di alcune sue coetanee, che mettevano le proprie grazie in bella mostra davanti all’obiettivo. Ma nella collezione del sedicenne trentino non c’erano solo immagini, ma anche un video, che ritraeva una sua amica senza veli. In pratica, l’ennesimo caso in cui delle minorenni diventano protagoniste fin troppo precoci del mondo della pornografia amatoriale. E per l’ennesima volta la situazione è finita male. Il giovane avrebbe infatti ricattato una delle ragazze in questione, costringendola a posare ancora per lui. In caso di rifiuto, le foto già in suo possesso sarebbero finite nelle mani della madre di lei.

Ma il telefonino invece è finito dritto nelle mani del giudice. Il ragazzo (che è un operaio diciottenne residente a Trento, come riferisce il quotidiano “Trentino”) è stato infatti denunciato alla Procura presso il Tribunale dei Minorenni con l’accusa di aver prodotto materiale pedo-pornografico e con quella ancora più grave di violenza privata, a causa delle minacce indirizzate alla coetanea ricattata all’epoca dei fatti. Subito sono scattate le indagini, che hanno portato la Procura a presentare al gip una richiesta di custodia cautelare in carcere per il giovane. Il giudice Luciano Spina ha però respinto la richiesta, ritenendone insussistenti i presupposti. Due giorni fa, al tribunale di Trento, si è tenuta la prima udienza del processo.

Gli inquirenti hanno trovato sul cellulare del neodiciottenne tre mini-video riguardanti una stessa ragazza, oltre che diverse foto di alcune amiche (che allora avevano fra i quindici e i sedici anni) che mostravano il seno, le parti intime e il fondoschiena. Per adesso il ragazzo indagato rimarrà in libertà, mentre l’accusa e la difesa stanno valutando di affidarlo, per un periodo di messa in prova, ai servizi sociali.

*Scuola di Giornalismo Luiss