Tribunale dei ministri uguale niente processo a Berlusconi: serve il sì della Camera che non lo darà mai

Pubblicato il 16 Febbraio 2011 - 13:13 OLTRE 6 MESI FA

ROMA-Lo sanno tutti, o almeno speriamo. Ma nessun lo dice ed è una dimenticanza, un’omissione di verità. Dire e chiedere che Silvio Berlusconi deve essere giudicato dal Tribunale dei ministri è un misto tra una bugia e una furbata. Perché un ministro vada al Tribunale dei ministri e da questo venga giudicato ci vuole una condizione essenziale: l’autorizzazione, il voto favorevole al processo da parte del Parlamento. Quindi dire e chiedere il Tribunale dei ministri per Berlusconi significa in concreto dire e chiedere che Berlusconi venga “giudicato” a colpi di voti parlamentari, nell’aula di Montecitorio e non in quella di giustizia, qualunque essa sia, quella del Tribunale di Milano o quella del Tribunale dei ministri. Dire e chiedere Tribunale dei ministri vuol dire in concreto chiedere una giustizia questa sì sommamente ed esclusivamente politica. Perché Silvio Berlusconi e la sua maggioranza politica e parlamentare non fanno mistero che mai e poi mai concederanno quella autorizzazione. E quindi il Tribunale dei ministri è un porto in cui la nave del processo non arriverebbe mai. Tanto per la cronaca e, senza modestia, per la verità della cronaca.