Il “Trota” animalista: “Norme più severe sulla vivisezione”

Pubblicato il 9 Marzo 2011 - 18:28 OLTRE 6 MESI FA

Renzo Bossi

MILANO – Renzo Bossi, detto il Trota, si spende per la causa animalista. Il figlio 21enne del leader della Lega, consigliere regionale in Lombardia, ha proposto di ”agire a livello regionale affinché le strutture di allevamento e detenzione di animali destinati alla vivisezione vengano normate in maniera molto più restrittiva rispetto alle norme vigenti”. La richiesta è contenuta in una mozione presentata al Consiglio regionale della Lombardia dal giovane leghista.

Il documento prende le mosse dal caso dell’allevamento ‘Green Hill” di Montichiari (Brescia). Strutture come questa, secondo il consigliere del Carroccio, ”vanno fortemente regolamentate, se non addirittura chiuse”. Nella mozione che verrà discussa in aula Bossi Jr chiede l’ intervento non solo della Regione ma anche del governo nazionale. ”E’ inconcepibile – osserva in una nota – che nel 2011 in campo sanitario e scientifico non possano e non vengano utilizzati metodi alternativi alla sperimentazione sugli animali”, su cui invece la Regione deve investire.

”Per questo – aggiunge Bossi – chiediamo che la Regione Lombardia evidenzi la propria posizione presso il Governo italiano affinché quest’ultimo adotti una serie di disposizioni atte a restringere al massimo le sperimentazioni che comportino sofferenze sugli animali”. Ciò sarebbe ”un atto di civiltà – conclude l’esponente leghista – ma anche d’amore e di affetto verso tutti gli animali”.