Udc si scioglie. Casini apre la partita dei moderati, anche al Pdl

Pubblicato il 20 Aprile 2012 - 20:38 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Se sara' lui a vincere la scommessa, il giorno di nascita di quella che dovra' essere la Terza Repubblica portera' la data di oggi, 20 aprile: quella dell'azzeramento dei vertici dell'Udc di Pier Ferdinando Casini in vista dello scioglimento del partito e della costituzione di un nuovo 'rassemblement' che guarda anche ai moderati del Pdl.

Un nuovo partito che, con gli occhi sul prossimo voto, dovra' puntare a ''riunire il meglio della societa' italiana''. E che, superando la frattura tra tecnici e politici, tra sindacalisti e imprenditori, dovra' finalmente portare ad una ''pacificazione nazionale''.

Una decisione, da' atto il leader Udc al segretario 'uscente' del partito Lorenzo Cesa, ''limpida e coraggiosa'', un'impresa forse ''ambiziosa'' ma anche ''un'occasione irripetibile'' per rifondare politica e partiti.

Casini ha fiutato la brutta aria che circola nel Palazzo e nel Paese e in fretta e furia, prima di altri, prima che fosse troppo tardi, ha deciso di anticipare lui la prima mossa: il count down per lo scioglimento dell'Udc e l'avvio del cammino verso la costituzione di un nuovo partito che arrivera' probabilmente solo a settembre.

Ma tant'e': il viaggio e' iniziato e i primi a guidare la carovana saranno cosi' proprio i centristi. Subito dopo le amministrative il segretario Udc riunira', infatti, la direzione nazionale con la quale si decidera' la data del congresso che portera' al definitivo scioglimento. Con l'azzeramento dei vertici ''si chiede un atto di generosita' per il bene del Paese'' spiega Cesa nella riunione della Costituente di Centro, l'occasione scelta per dare il via all'azzeramento e via via alla costituzione di un nuovo organismo che sara' il nucleo della nuova aggregazione.

E' un ''cammino che non vogliamo fare da soli ma con i nostri amici di Fli, Api e vediamo fermento anche nel Pdl'', assicura il Presidente Rocco Buttiglione che non si cura delle scaramucce che arrivano dal partito di Berlusconi. ''Il Pdl e' in ritardo. Noi sciogliamo i vertici, ma loro che fanno?'' chiede sornione il Professore mentre Cesa rivolge proprio ''un appello ai moderati del Pdl'' ad entrare nella nuova casa comune.

Tra i possibili futuri compagni di strada, i centristi possono pensare di poter contare sul pidiellino Beppe Pisanu che proprio ieri ha mosso la prima pedina nel centrodestra per chiedere, assieme ad una trentina di colleghi, il superamento del Pdl. ''La lettera di Pisanu converge con noi'' assicura Buttiglione ed anche Cesa apprezza il suo gesto, cosi' come quello di Luca Cordero di Montezemolo, se decidesse finalmente di scendere in campo. ''E positivo se decide di partecipare alla vita politica. Anche se dovesse decidere di andare con Berlusconi..'' azzarda Cesa.

La fretta impressa da leader centrista all'operazione Partito della Nazione, o Nuovo Polo della Nazione, o come decideranno di chiamarlo, intanto ha almeno il pregio di accelerare la ricerca di riposizionamento anche tra le altre forze politiche. Anche a rischio, pero', di mettere i bastoni tra le ruote al governo Monti. Da parte dell'Udc, assicura pero' Casini, non ci sara' alcuna azione di ''sabotaggio'' verso il governo che sta salvando il Paese.

''La nostra delega e' priva di riserve. Chi pensa a sabotaggi se ne assume la responsabilita''' chiarisce puntando l'indice oltre lo steccato centrista: ''chi ha politicamente fallito, prima col governo Prodi e poi con la coalizione di Berlusconi, mostra sempre piu' insofferenza per Monti e il suo governo. E mostra nostalgia per un bipolarismo i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti''.