Bossi fonda un suo partito? Lui smentisce ma la scissione della Lega è vicina

Pubblicato il 12 Aprile 2013 - 19:15| Aggiornato il 11 Gennaio 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il flash dell’Ansa era netto: Umberto Bossi dal notaio per fondare un suo partito. Un nuovo partito che significherebbe una cosa: il via alla scissione della Lega. Pochi minuti e il diretto interessato smentisce (“Non ci penso proprio” dice all’Agi) ma l’idea che lo strappo sia ormai irreversibile resta.  Non sono una novità gli screzi con Roberto Maroni e la sua gestione della Lega, né la divisione in due fazioni del partito del Nord.

Fino a ieri Bossi diceva: “Me ne vado se continua così”, la suggestione del nuovo partito si fonda anche su una curiosa coincidenza temporale: esattamente 29 anni fa, il 12 aprile 1984, il senatur fondava la Lega Lombarda. Poi chiarisce: ”E’ stata fondata nei giorni scorsi una associazione per fare un giornale di cultura e di identità padana, non c’è nessun partito”.

Il clima si surriscalda a Pontida, manifestazione-simbolo del partito. Qualche “bossiano” arriva con dei manifesti che ritraggono il segretario Maroni in versione Pinocchio. La mossa non piace e si dà il via alle epurazioni, il primo a rischiare il “processo” è Marco Reguzzoni, fedelissimo di Bossi. La mossa è una dichiarazione di guerra al vecchio ordine della Lega. Umberto Bossi dice che potrebbe andarsene, Flavio Tosi, sindaco di Verona e vicino a Maroni, lo liquida con un: “Ce ne faremo una ragione”. Insomma, gli stracci volano e volano a mezzo agenzie, siti e giornali.

Quanto alle epurazioni Maroni non si tira indietro: “C’è un nuovo regolamento – spiegava venerdì mattina – in vigore dal primo gennaio 2013 che prevede una procedura diversa e più garantista rispetto a prima. Ed è quella seguita da Salvini. La richiesta fatta dal consiglio nazionale prevede l’audizione da parte del segretario nazionale, che Salvini sta facendo, e la proposta al comitato di garanzia dei provvedimenti sanzionatori”.

Matteo Salvini, segretario della Lega Lombarda, conferma che i procedimenti di espulsione si concluderanno in una quindicina di giorni. “Ci siamo visti con Reguzzoni, abbiamo chiarito che bisogna smetterla di litigare, sparlare, chiacchierare, e mettersi a lavorare. Lui si è detto d’accordo. Ma i provvedimenti nei confronti di chi ha fatto casino saranno presi e si concluderanno in una quindicina di giorni”.

Per quanto riguarda Pontida, dice Salvini, i contestatori erano “venti persone in tutto”, i provvedimenti invece saranno per “cinque o sei persone che da mesi stanno reiteratamente sparlando, attaccando, rompendo le scatole e diffamando. Si tratta di alcuni ex deputati o ex senatori, quei nomi che si leggono sui giornali e dovrebbero mostrarsi più responsabili degli altri”. Ma su questo punto Bossi non è molto convinto: ”In realtà c’è gente che parla troppo, anche sulle questioni delle espulsioni alla fine poi tutto passa da me da Maroni e da Calderoli. Il resto sono chiacchiere”.