Valentini a De Bortoli: lacrime di coccodrillo o mea culpa? Valanga su Twitter

Pubblicato il 19 Novembre 2018 - 10:10| Aggiornato il 3 Dicembre 2018 OLTRE 6 MESI FA
Valentini a De Bortoli: lacrime di coccodrillo o mea culpa? Twitter valanga (nella foto:Ferruccio De Bortoli)

Valentini a De Bortoli (nella foto): lacrime di coccodrillo o mea culpa? Twitter valanga

Giovanni Valentini lancia un tweet un po’ al vetriolo dopo un editoriale di Ferruccio De Bortoli e scatena il putiferio. In poche ore ci sono state più di 20 mila condivisioni e una valanga di commenti.

Giovanni Valentini è stato direttore di quotidiani locali, dell’Europeo e dell’Espresso e vice direttore di Repubblica ai tempi delle 700 mila copie vendute in edicola. Ferruccio De Bortoli è stato direttore del Corriere della Sera, in due riprese, e del Sole 24 Ore. Personalità diametralmente opposte: Valentini è sanguigno, impetuoso, generoso talvolta oltre il ragionevole, esposto sempre ad amare delusioni. È un acquario di febbraio. De Bortoli è misurato, ambiguo, felpato, all’occasione brutale (ricordate la polemica con Scalfari su chi cantava a casa Berlusconi mentre Confalonieri suonava il piano?) ma quasi sempre garbato, persin troppo. È nato il 20 maggio, a cavallo fra toro e gemelli.

Valentini nel suo tweet è stato misurato e contenuto. Eppure sono bastate queste parole:

“Siamo sull’orlo del precipizio ma il governo non sembra avvertirne il pericolo reale”, avverte oggi Ferruccio de Bortoli sul Corsera. Lacrime di coccodrillo o mea culpa?”

perché i suoi quasi 12 mila follower si scatenassero, coinvolgendone altrettanti in adesioni polemiche. Segue un piccolo florilegio. Li individuiamo con i numeri, essendo difficile, nel web, distinguere pseudonimi e vere identità. L’effetto è impressionante:

1 Grande è la colpa della classe dirigente di questo paese, in particolare dei media che hanno dipinto un paese che non c’è, trasformando problemi di ordine pubblico a razzismo, tirando la volata al qualunquismo.

2 Con tutto il rispetto, De Bortoli è meglio che taccia. Da questa parte non abbiamo mai definito “puttane” i giornalisti, ma certe prese di posizione, certi articoli, certi argomenti insistiti contro i precedenti governi non li abbiamo dimenticati. Se è mea culpa, lo dichiarasse.

3 Ma costui non è il De Bortoli picconatore dell’uomo solo al comando e del combinato disposto? E ora dopo il danno fatto cade dal pero?

4 De Bortoli è un testimone e portavoce autorevole della classe dirigente che non ha fatto nulla per impedire il montare del consenso che ha generato il #governodeicretini.

5 DeBortoli ha fatto di tutto per cacciare i buoi dalla stalla e farci entrare le volpi. Adesso si lamenta che le volpi si mangiano le galline. 

6 Chi quello che seminava odio su Renzi ?? ora se li tenga sti cialtroni !!

7 De Bortoli, […] non ha avuto, come tanti suoi colleghi, un minimo di intuito per capire chi fossero quelli che ci stavano “liberando” dal terribile mostro di Firenze…E adesso è tardi.
 
Amara conclusione di uno che ha patito sulla sua pelle gli effetti del dissennato decreto dignità del Movimento 5 stelle:
 
“Io ho una figlia che prima del governo fasciogrullonzo lavorava 5-6 mesi l’anno. Oggi grazie a #Giggino è a casa perché il suo datore di lavoro ha detto a tutti gli interinali che non rinnova per il decreto dignità. Era meglio un panino con la mortadella o un soufflé di merda?”