“Lancia un pomodoro a un politico”, l’iniziativa del sindaco leghista

Pubblicato il 14 Agosto 2011 - 08:45 OLTRE 6 MESI FA

VARALLO (VERCELLI) – Lanciare un pomodoro contro un famoso personaggio politico, seppur in sagoma, potrebbe essere gratificante. Per cui a Varallo Sesia (Vercelli) i cittadini lo potranno nel giorno di Ferragosto. In cambio però dovranno lasciare un’idea o una proposta per ”migliorare la situazione economica italiana”. L’iniziativa è del sindaco, Gianluca Buonanno, della Lega Nord, secondo il quale ”è un modo per coinvolgere il popolo che in questo momento sente la politica sempre più distante”.

Buonanno non è nuovo a trovate singolari e, in qualche caso, contestate: il ”manuale di separazione” ai neosposi, il vigile di cartone a bordo strada, il divieto di burqa e burkini nel territorio comunale, il ”gratta e vinci” dai due euro recapitato agli automobilisti multati insieme alla contravvenzione, il premio in denaro a chi dimagrisce.

Questa volta vuole ”dare più voce al popolo e offrirgli la possibilità di esprimersi in modo civile”. Chi desidera sfogare rabbia o delusione, o anche solo farsi quattro risate, può scagliare il pomodoro contro le sagome di Berlusconi, Tremonti, Bersani, Tremonti, Di Pietro, Vendola, Fini e altri. Subito dopo, comunque, dovrà scrivere su un apposito quadernone qualcosa di costruttivo. Sarà lo stesso Buonanno, che è anche deputato, a portare in Parlamento le proposte più valide.

P0tevano mancare le polemiche? No di certo. ”Ci metta anche la sagoma di Bossi e, soprattutto, anche la sua, visto che ricopre le cariche di sindaco e di deputato”. Così Silvio Viale, presidente di Radicali Italiani, critica l’iniziativa del sindaco. ”Se non fosse stato per la notifica del ricorso presentato da noi radicali al tribunale di Torino – dice Viale – probabilmente Buonanno sarebbe ancora anche consigliere regionale. I pomodori dovrebbe tirarseli da solo”. Per l’esponente radicale ”l’invito di Buonanno a tirare i pomodori “è la mossa disperata del vecchio regime che vuole mantenere i propri privilegi”.