Vasco Errani si dimette da commissario post-terremoto. Pronto a candidarsi con i bersaniani

di redazione Blitz
Pubblicato il 19 Agosto 2017 - 10:15 OLTRE 6 MESI FA
Vasco Errani si dimette da commissario post-terremoto. Pronto a candidarsi con i bersaniani

Vasco Errani si dimette da commissario post-terremoto. Pronto a candidarsi con i bersaniani (Foto Ansa)

ROMA – A settembre Vasco Errani lascerà l‘incarico di commissario per la ricostruzione post-terremoto in Centro Italia e si preperà a candidarsi con i bersaniani: lo rivela in esclusiva il Quotidiano Nazionale.

L’annuncio, scrive Rita Bartolomei, dovrebbe essere dato ufficialmente lunedì 21 agosto dal presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, in un incontro allargato ai quattro presidenti delle Regioni colpite dal sisma e al nuovo capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli.

Secondo i piani del governo, scrive Bartolomei, Errani dovrebbe essere sostituito e i governatori di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo, oggi suoi vice, potrebbero vedersi attribuire nuove responsabilità.

Una scelta non condivisa da molti, ricorda Bartolomei:

Proprio quelle Regioni che, per dirla con il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, non hanno nel dna questo ruolo. A giugno il presidente dell’Anci Antonio Decaro, sindaco dem di Bari, in un’intervista al Qn aveva dichiarato: «Distribuire le competenze alle Regioni non agevola. Se al commissario Errani fossero stati dati i poteri della Protezione civile senza coinvolgerle, probabilmente avremmo fatto prima».

Ma la notizia è che Errani, lasciato l’incarico di commissario per il post-sisma, sarebbe pronto a candidarsi alle elezioni politiche. Del resto lui stesso aveva sempre detto che l’incarico per la ricostruzione era a tempo. Lui lascerà prima che sia finita la fase dell’emergenza, che da poco è stata prorogata fino a febbraio, con la situazione in Centro Italia ancora molto indietro.

Errani era stato nominato a settembre dall’allora premier Matteo Renzi in quella che era stata vista più come una nomina politica che per competenze, una sorta di “manovra” per tenere insieme quel pezzo di Pd che poi ha comunque “sbattuto la porta”. Spiega Bartolomei:

Fedelissimo di Pier Luigi Bersani che ha seguito nell’avventura di Mdp, l’ex governatore dell’Emilia Romagna – che era già stato commissario alla ricostruzione dopo il terremoto ‘modenese’ del 2012 – si era invece presentato come tecnico sulla scena del sisma in centro Italia. Ma col passare del tempo e le turbinose vicende dem, si era sempre più allontanato da Renzi, marcando la differenza poi esplosa a febbraio nell’addio al partito. Strappo avvenuto nella sua Ravenna – Errani è di Massa Lombarda, terra di frutteti e tessere Pci negli anni d’oro – pochi giorni dopo uno sfogo tempestoso a porte chiuse con i sindaci del terremoto. «Siamo troppo indietro su macerie, casette e stalle che non sono compito mio», aveva perso la pazienza. L’audio era diventato pubblico, diffuso da Panorama.

«Nessun legame tra i due episodi», aveva assicurato poi l’ex governatore, guardando al futuro (politico): «C’è bisogno di un nuovo campo del centrosinistra in Italia. Non sono alla ricerca di vecchi vessilli e canzoni. La sinistra del Novecento ha esaurito la sua funzione. Ci vogliono idee nuove». Quasi un programma di governo.

E adesso Errani pare sia pronto a scendere in campo.