Vaticano: “L’ora di religione non può essere multiconfessionale”

Pubblicato il 9 Settembre 2009 - 17:50 OLTRE 6 MESI FA

POLLP201L’ora di religione non può essere sostituita «con un insegnamento del fatto religioso di natura multiconfessionale o di etica e cultura religiosa». Questa è la posizione della Congregazione vaticana per l’Educazione cattolica, posizione espressa in una lettera inviata nel maggio scorso alle conferenze episcopali di tutto il mondo.

Il documento vaticano si riferisce a tutta la realtà mondiale e non solo all’Italia: parla dell’ora di religione insegnata nella scuole cattoliche, in paesi dove magari prevale un’altra fede, e dell’ora di religione insegnata nelle scuole pubbliche, in paesi a maggioranza cattolica.

«In una società pluralista, il diritto alla libertà religiosa – si legge nel testo – esige sia l’assicurazione della presenza dell’insegnamento della religione nella scuola, sia la garanzia che tale insegnamento sia conforme alle convinzioni dei genitori».

Diritti, continua il documento, «che sono violati se i figli sono costretti a frequentare lezioni scolastiche che non corrispondono alla persuasione religiosa dei genitori o se viene loro imposta un’unica forma di educazione dalla quale sia completamente esclusa la formazione religiosa».

«La marginalizzazione dell’insegnamento della religione nella scuola – prosegue la lettera vaticana – equivale, almeno in pratica, ad assumere una posizione ideologica che può indurre all’errore o produrre un danno agli alunni».

«Inoltre – avverte – si potrebbe creare anche confusione o generare relativismo e indifferentismo religioso se l’insegnamento della religione fosse limitato ad un’esposizione delle diverse religioni, in un modo comparativo o “neutro”».

Nella libertà di religione, spiega il Vaticano, rientra anche «la libertà di ricevere, nei centri scolastici, un insegnamento religioso confessionale che integri la propria tradizione religiosa nella formazione culturale e accademica propria della scuola».