Saluto e inni fascisti del console Vattani: no sanzione, già perdonato?

Pubblicato il 12 Gennaio 2012 - 12:55 OLTRE 6 MESI FA

Mario Vattani

ROMA – Mario Vattani, il console italiano ad Osaka, non sarà sottoposto a sanzioni disciplinari. Il figlio dell’ex segretario generale del ministero a Capodanno aveva concluso un’esibizione del suo gruppo rock estremista con un  saluto fascista. Vicenda che non è passata inosservata sulle pagine del quotidiano francese Le Monde e nemmeno all’ambiente diplomatico internazionale. Il ministro degli Esteri Giulio Terzi aveva annunciato un’indagine da parte della Commissione disciplinare del ministero. Vattani aveva anche inneggiato in un video alla Repubblica di Salò, affermando: “la Repubblica italiana è fondata sui valori degli epuratori”. La “punizione” per un comportamento non ammissibile sarà un semplice trasferimento. I sindacati Cgil, Cisl e Uil chiedono per il console provvedimenti rapidi e più decisi.

Una fonte della Farnesina vicina al minsitro degli Esteri ha dichiarato a Repubblica: “Vattani ha ricevuto una contestazione cui dovrà rispondere entro 40 giorni”. I provvedimenti però sarebbero stati rapidi e decisi “solo se il concerto fascista fosse stato fatto in sede, ad Okinawa, mentre era in servizio”. Il timore è che Umberto Vattani, l’illustre padre, riesca ad insabbiare un’eventuale censura: “Al momento il livello delle contestazioni viene fatto dal Direttore del Personale, Giovanbattista Verderame, un dirigente che chiaramente prende ogni decisione solo in accordo con gli alti gradi del ministero. Solo se si salisse al livello della Commissione disciplinare la gravità dell´episodio potrebbe essere giudicata da ambasciatori capaci di rendersi indipendenti dalla pressioni dei Vattani”, spiegano alla Farnesina.