Vattani deferito: ha 40 giorni per replicare alle accuse

Pubblicato il 25 Gennaio 2012 - 21:20 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 25 GEN – Prima giornata alla Farnesina per il console di Osaka Mario Vattani, deferito alla Commissione disciplinare interna per essersi esibito con un gruppo rock di estrema destra in un concerto organizzato da Casa Pound lo scorso maggio. Massimo il riserbo intorno alla vicenda mentre si muove il mondo politico.

"Fosse per me lo condannerei a due anni di 'lavori forzati', a leggere la Costituzione e le lettere dei condannati a morte" durante l'era fascista, tuona il portavoce di Articolo 21, Giuseppe Giulietti del gruppo Misto.

L'esponente del Pd Roberto Morassut apprezza gli impegni assunti dal ministro Giulio Terzi, che ha tra l'altro bollato l'apologia del fascismo come "non compatibile con il ruoli di servizio allo Stato", e chiede che venga fissata la data per il dibattito parlamentare, per fare luce sull'episodio che ha per protagonista Vattani, ma anche per affrontare "il clima negativo nel Paese, e i numerosi episodi di violenza politica soprattutto a Roma" alla vigilia delle celebrazioni per la 'Giornata della memoria'.

Il diplomatico, recita il regolamento, rischia la riduzione dello stipendio, la sospensione dalla qualifica e, nel peggiore dei casi, la destituzione. La commissione "terminerà i suoi lavori nel più breve tempo possibile", precisa in una nota il sottosegretario agli Esteri Staffan de Mistura. Secondo ambienti vicini al dossier ci sarebbe una convergenza di interessi da entrambe le parti a risolvere la vicenda nel piu' breve tempo possibile, per fare chiarezza. La procedura prevista dal regolamento della Farnesina prevede infatti che il diplomatico sia a disposizione della commissione disciplinare per dieci giorni, rinnovabili per altri dieci, fino a ulteriori e massimi cinquanta giorni a metà stipendio.

A partire dalla formalizzazione del provvedimento, Vattani, insieme ad un legale, avra' a disposizione 40 giorni di tempo per avere accesso agli atti e per fornire una risposta.

Nel caso venissero riscontrate delle violazioni, il 'Testo unico degli impiegati civili dello Stato' prevede quattro tipi di sanzioni, a partire dalla censura, ovvero ''una dichiarazione di biasimo scritta e motivata, inflitta per lievi trasgressioni''. Poi, c'e' la riduzione dello stipendio, che puo' riguardare casi ad esempio di ''grave negligenza in servizio'', ''inosservanza dei doveri di ufficio'' o di ''comportamento non conforme al decoro delle funzioni''.

La sospensione dalla qualifica consiste ''nell'allontanamento dal servizio con la privazione dello stipendio per non meno di un mese e non più di sei mesi'' e viene inflitta ad esempio ''nei casi previsti per la censura qualora le infrazioni abbiano carattere di particolare gravita'''.

La normativa prevede infine la destituzione, che viene inflitta, tra le altre cose, per ''atti i quali rivelino mancanza del senso dell'onore e del senso morale'' o che siano ''in grave contrasto con i doveri di fedeltà dell'impiegato''.