Le Veline scrivono alla Camusso: “Non siamo il male assoluto”

Pubblicato il 23 Marzo 2011 - 00:05 OLTRE 6 MESI FA

Le veline

ROMA – Costanza Caracciolo, la Velina bionda di Striscia la notizia ha scritto, anche a nome di Federica Nargi, la Velina bruna, a Susanna Camusso, segretario generale Cgil per dirle ”non siamo il male assoluto”. La lettera, spiega Striscia e’ stata scritta ”quattro mesi fa a Susanna Camusso, per cercare, come lavoratrici dello spettacolo, solidarieta’ e sostegno contro la macchina del fango che da mesi e mesi le ha ingiustamente coinvolte. Il segretario generale della Cgil non ha mai risposto alla missiva”.

”Lavoriamo da quasi tre anni al telegiornale satirico di Canale 5 – spiega la lettera -, il programma televisivo italiano famoso per le sue innumerevoli inchieste giornalistiche e per l’impegno civile che dimostra ogni giorno. Io per la precisione – spiega Costanza – non volevo neanche partecipare al provino per il concorso di Veline, e’ stato mio nonno, che da giovane faceva il fotografo, a convincermi a partecipare alle selezioni e cosi’ ci ho provato ed ho vinto. Tutto e’ stato un gioco, un gioco divertente. Mio papa’ e’ radiologo, la mia mamma e’ casalinga, il papa’ di Federica e’ infermiere e la sua mamma, come la mia, e’ casalinga”.

“Abbiamo sorelle, zie, nonne e la nostra giornata, una volta terminato il lavoro che ci vede in sala prove a lezione di dizione e recitazione oltre 5 ore al giorno, tolta la diretta della sera, comprende fare la spesa, far da mangiare, frequentare gli amici, ogni tanto andare al cinema o al ristorante cinese davanti agli studi di registrazione perche’ costa meno. Insomma una vita uguale a quella che fanno i ragazzi della nostra eta’. Tra pochi mesi tutto finira’: io penso di iscrivermi a Economia e allo stesso tempo studiare recitazione per poter forse un giorno interpretare un ruolo per il grande schermo. Federica ha studiato all’istituto tecnico per il turismo e un domani vorrebbe mettere a frutto i suoi studi per poter conoscere il mondo… poi non si sa cosa ci riservi il futuro e’ difficile da predire l’unica cosa sicura e’ che ne’ noi, ne’ le altre ragazze che hanno partecipato al concorso, credono che fare la Velina sia un mestiere e siamo consapevoli che quello che noi interpretiamo e’ solo un ruolo”.

E, continua la lettera, ”Non riusciamo a spiegarci perche’ veniamo sempre e solo additate come il male assoluto, anche se nessuna Velina di Striscia la Notizia e’ mai stata implicata in un qualsiasi scandalo. Sembra che la nostra presenza nel programma, di appena 1 minuto, segni il degrado di tutta l’Italia. In studio noi rispettiamo tutti e siamo rispettate da tutti: cameraman, autori, regista, truccatori. Silvio Berlusconi non lo abbiamo mai visto. Sappiamo di non essere ne’ Rita Levi Montalcini o Margherita Hack, ne’ di poter un giorno avere, come ha lei, la capacita’ di guidare un sindacato, ma ci sentiamo occasionali lavoratrici nel mondo dello spettacolo e cerchiamo di svolgere il nostro lavoro seriamente cosi’ come se dovessimo battere a macchina o catalogare dei documenti. Perche’ nei nostri confronti c’e’ questa forma di razzismo? Si puo’ parlare di noi cosi’ male solo perche’ balliamo in una trasmissione? Perche’ dobbiamo essere infangate non solo da uomini ma anche da donne che potrebbero essere le nostre mamme? Non abbiamo mai fatto niente di disonesto. A eleggerci e’ stata una giuria di giornalisti ripresi dalle telecamere: nessuna raccomandazione, tutto si e’ svolto alla luce del sole”.

”Ci rivolgiamo a lei – concludono – perche’, se possibile, ci difenda: questo razzismo nei nostri confronti offende noi in quanto donne, i nostri familiari e i nostri amici. Sappiamo che ha una figlia della nostra eta’ e potra’ quindi capirci maggiormente. Noi cosa facciamo di sbagliato? Balliamo: i nostri genitori ci hanno fatto studiare danza per anni, da quando eravamo bambine. Dobbiamo odiare tutte le ballerine? Dobbiamo chiudere tutte le scuole di danza?”.

Camusso: mai ricevuta la lettera. Al segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ”non e’ mai pervenuta” la lettera delle veline di Striscia la notizia a cui hanno fatto oggi riferimento un comunicato ed un servizio televisivo della trasmissione tv. Lo fa sapere la Cgil spiegando che Susanna Camusso ha appreso solo oggi dell’esistenza della lettera, dal comunicato e dalla trasmissione televisiva, e che ”come e’ sua consuetudine si premunira’ di dare una risposta, e di informare la redazione di Striscia la notizia, non appena ricevera’ la lettera, se le verra’ nuovamente inviata”.