Un milione di case popolari in vendita da 30mila euro

Pubblicato il 11 Ottobre 2011 - 11:19 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – L’ipotesi del governo è di vendere le case popolari. Venderle agli attuali inquilini a prezzi che oscillano intorno ai 30 mila euro ad appartamento. Così il governo farebbe un bel po’ di soldi necessari per finanziare il decreto sviluppo, che altrimenti rischia di rimanere solo una scatola vuota. L’idea la suggerisce da tempo Renato Brunetta e pare che questa volta ci siamo: le case sono tante, un milione circa, e dismettere il patrimonio edilizio popolare porterebbe allo Stato circa 30 miliardi di euro.

Su cosa potrebbe entrare nel decreto sviluppo ci sono ancora molte ipotesi in circolazione. Tra queste anche una mini-patrimoniale del 5 per mille sull’aliquota più alta. Anche se nel Pdl hanno maggiore appeal al momento il condono fiscale e la sanatoria edilizia che hanno il pregio di non urtare ulteriormente l’elettorato di centrodestra. Il doppio condono si scontra però con il no di Tremonti e Bossi, con quest’ultimo che ha bollato la cosa con un: “Roba da terroni”. Continua la caccia alle risorse, e con una certa fretta. Si cerca il modo di tamponare i tagli lineari ai ministeri: servono 4 miliardi per non doverne pagare altrettanti per opere in corso di finanziamento.

L’idea di vendere le case popolari in tempi di crisi non è certo nuova: qualche settimana è stato il governo inglese a pensare a un programma simile con sconti per gli inquilini, qualcosa di simile a quello che Margareth Thatcher fece negli anni Ottanta.