Vendola: “L’alleanza con Bersani non è un guinzaglio e io non sono un cagnolino”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Febbraio 2013 - 21:05| Aggiornato il 5 Luglio 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ”L’alleanza non è un guinzaglio e io non sono un cagnolino da salotto dentro il centrosinistra”: lo dice Nichi Vendola a Corriere.it, a proposito delle aperture del Pd a Monti, che mettono in grande difficoltà Sel. Vendola sottolinea comunque di fidarsi di Pier Luigi Bersani. ”Bersani è uno degli esempi migliori del riformismo italiano e poi ribadisco che non è una persona cinica. È una persona vera, perbene e per questo io mi fido anche personalmente. L’alleanza è un corpo vivo e noi dobbiamo essere capaci di offrire feedback ai ceti sociali con i quali interloquiamo”.

La giornata milanese del governatore della Puglia prosegue poi a un’assemblea della Fiom, dove incontra anche Antonio Ingroia regalando ai fotografi l’immagine fra i due rivali che si contendono il voto del centrosinistra. Lì commenta la smentita di Berlusconi delle sue dichiarazioni sulle tangenti: ”Berlusconi ritratta sempre il giorno dopo ma è fatto così, a lui interessa che arrivi il messaggio all’illegalismo diffuso”. Secondo Vendola l’obiettivo di Berlusconi è ”che l’Italia continui a nuotare nella solita melma, nella solita palude, del resto il caimano è il re della palude”.

Con l’incalzare della campagna elettorale il leader di Sel ricorda come ”bisogna richiamare Monti ai propri doveri di presidente del Consiglio”. Secondo Vendola, il premier ”ha da dire ancora qualcosa su come affrontare la questione degli esodati, abbiamo diritto di avere delle risposte”. Il governatore pugliese si rivolge poi al ministro Elsa Fornero che ”tira fuori i primi 200 milioni di euro per la Cig del 2012 e deve dire come coprire la parte restante di 400 milioni e come fare per il 2013”.