Vendola: “Voglio sposarmi”. La Bindi lo blocca. Lui rilancia Prodi al Quirinale

Pubblicato il 4 Settembre 2012 - 08:37 OLTRE 6 MESI FA

Nichi Vendola (Foto Lapresse)

REGGIO EMILIA – Nichi Vendola vuole sposarsi. Ma il Pd non la pensa allo stesso modo. Alla festa nazionale del Partito Democratico il 3 settembre è andato in scena un nuovo scontro Pd-Sel in tema di unioni omosessuali.

“Noi regoleremo le unioni civili, anche quelle omosessuali, ha detto Rosy Bindi. Credo che dobbiamo fare insieme su questa scia un grande sforzo italiano per dare finalmente non mezzi diritti, ma diritti. E ritengo debba essere un impegno. Il Pd lo ha già assunto e lo porterà avanti nella prossima legislatura”.

Ma a Vendola non basta: “L’agenda dei diritti civili e sociali va scritta insieme”, ha chiarito il governatore della Puglia, ricordando il riconoscimento dei ‘Dico’ (cioè  “DIritti e doveri delle persone stabilmente COnviventi”) e che Bindi aveva cercato di portare avanti nel secondo governo Prodi. “Ma io non voglio stare in un acronimo. A 54 anni voglio dire che mi voglio sposare con il mio compagno. Rivendico questo. Come cittadino, come persona e come cristiano voglio poter vivere una discussione vera e chiedere al mio Stato e alla mia Chiesa per quale motivo progetti d’amori non possono essere liberati da un tappo di Medioevo che tante volte ha ferito la nostra vita. Prendiamo quello che è possibile, si dice. Ma è con questa logica che abbiamo uno standard di diritti civili da repubblica islamica, perché abbiamo rinunciato a una battaglia di principio. Invece voglio poter dire anche in Italia che abbiamo diritti interi e non dimezzati. Se lo dice Barack Obama, se lo dice Cameron, consentite a me di dire matrimonio gay, diritti. Pieni, non diritti dimezzati: poi – ha concluso – troveremo un accordo”.

Sempre dalla Festa Democratica di Reggio Emilia il leader di Sel ha replicato al sindaco di Firenze Matteo Renzi,  che aveva ricordato, tra le cause della caduta del secondo esecutivo guidato da Romano Prodi, il comportamento di Rifondazione Comunista: ”Possiamo riparare proponendo Prodi al Quirinale”.