Vendola insiste sui ricchi: “Non hanno diritto alla ribellione”

Pubblicato il 14 Gennaio 2013 - 23:02 OLTRE 6 MESI FA
Nichi Vendola (foto Ansa)

ROMA – Nichi Vendola continua la sua personale “crociata” contro i ricchi, ritorna sulla sua battuta e precisa di non avere né invidia né pregiudizi nei loro confronti.  Ospite di Piazzpulita su La7 il leader di Sel torna sulla sua battuta (“i ricchi possono andare al diavolo”) definendo scandalose le polemiche suscitate da una battuta mentre tasse come l’Imu mettono in ginocchio il ceto medio.

”Non accetto – ha poi aggiunto Vendola –  il diritto dei ricchi alla ribellione quando al centro del dibattito politico europeo c’è il tema della povertà. Il centro sinistra perderà la sua partita se si vergognerà di combattere per principi come l’uguaglianza e la solidarietà”.

Vendola, in ogni caso, precisa di non avere nessun pregiudizio nei confronti dei ricchi:  “Lavoro sin da adolescente e ho lavorato per potermi pagare gli studi. Non ho mai provato invidia verso i ricchi e penso che l’invidia sociale verso la ricchezza sia sbagliatissima. Chiedo solo che la ricchezza sia reinvestita per produrre progresso, lavoro, benessere.”

Secondo Vendola ”Silvio Berlusconi è una minaccia per la politica italiana e questo non può essere archiviato come ‘burlesque’. Berlusconi può essere avvantaggiato dall’eredita’ avvelenata del porcellum per azzoppare il centro sinistra”.