“Non rinuncerò all’orecchino”. Ecco il “Vendola Pride”

Pubblicato il 30 Agosto 2010 - 15:03 OLTRE 6 MESI FA

vendola orecchino”Difficilmente rinuncerò all’orecchino”. Nichi Vendola non ha intenzione di rinunciare a uno dei suoi “segni distintivi” nella corsa alla leadership del centrosinistra. Da più parti era giunto al governatore pugliese l’invito a “spogliare” il lobo destro.

Vendola ha poi parlato della situazione all’interno della coalizione di centrosinistra, ribadendo che ”le primarie sono un valore aggiunto e una risorsa strategica”. Continua poi il presidente della Regione Puglia: ”Contro qualunque pratica politicistica che mette al centro reticoli alleanzistici prima ancora di definire l’idea di cambiamento del Paese, io penso che le primarie rappresentino invece una linfa fondamentale. Aiutano tutti quanti noi a non aver paura, a sentirci alleati di un popolo prima che alleati tra ceti politici e dentro la contesa delle primarie ad individuare le idee-forza che possono dare all’Italia il coraggio di liberarsi fino in fondo del berlusconismo”.

Vendola non esclude che in futuro ci possa essere dialogo tra centrodestra e centrosinistra: ”La violenza verbale ha contraddistinto il protagonismo dei ministri più importanti del governo Berlusconi, una violenza verbale che ha messo anche a rischio gli interessi del Paese. Ovviamente se si abbassano i toni e si innalzano i pensieri il Paese non potrà che trarne giovamento. Io credo che bisogna uscire dal recinto della lotta politica fatta in forma di anatema, contumelia e volgarità”.

Infine Vendola ha dedicato un pensiero alla “sua” Puglia: ”Io ho difeso e amato la mia terra non vestendo mai gli abiti del provincialismo e del localismo. E così intendo continuare a fare. Proprio perché ho girato il mondo non rischio capitomboli come quelli di chi magari non conoscendo un mondo nuovo nella sua lingua può firmare un bond capestro e truffaldino”. Il riferimento è a un’operazione economica messa a punto dalla giunta di centrodestra nei primi anni 2000, quando il governatore era Raffaele Fitto: ”Bisogna girare il mondo e bisogna sentirsi cittadini del mondo per onorare gli impegni con la propria terra. E io intendo fare cosi”’.