Vendola lancia la proposta: “Rosy Bindi presidente di una grande coalizione”. Il Pd: “Altre priorità”

Pubblicato il 16 Febbraio 2011 - 19:35 OLTRE 6 MESI FA

Nichi Vendola

ROMA – Il governatore della Puglia, Nichi Vendola, ha lanciato la sua proposta: Rosy Bindi leader di una “grande coalizione”. Una sorta di ‘santa alleanza’ che per Vendola dovrebbe mettere nel programma tre punti fondamentali: “una nuova legge elettorale, la risoluzione del conflitto di interessi e la blindatura per un informazione libera e senza condizionamenti”. Al ‘lodo Vendola’ però il Pd risponde con freddezza.

Pier Luigi Bersani rimane cauto: “Non mettiamo davanti ai buoi”, dice, spiegando che prima si individuano un programma e una coalizione e poi si individua il candidato più idoneo per guidarla. Fredda anche la reazione della stessa Rosy Bindi: “Lo ringrazio per le parole di stima, ma noi dobbiamo ripartire dalla politica, senza condizionare il nostro confronto con nomi e candidature, come dimostra lui stesso facendo un passo indietro. Oggi le nostre priorità sono altre”.

Beppe Fioroni parla di un “bluff” del governatore della Puglia e fa notare che “il modo migliore che abbiamo per dare una mano a questa maggioranza allo sfascio è di ragionare su nomi, sommatoria di sigle,e metodi per scegliere i candidati senza avere le elezioni alle porte e senza neppure una coalizione in grado di rappresentarci”. Ancor più duro Giorgio Merlo, vicepresidente della Vigilanza Rai: “Ormai siamo abituati a tutto ma non credo sia un esercizio intelligente quello di incominciare ad impallinare i potenziali leader della coalizione alternativa alla destra inventandone una al giorno. Adesso il simpatico Vendola, che da mesi dal mattino alla sera predica le primarie, ci propone la candidatura di Rosy Bindi. Nel frattempo, è un vero peccato che sappiamo tutto di Berlusconi e del suo governo tranne quando si andrà a votare. Ma una cosa, purtroppo, la sappiamo. E cioè, se pensiamo di proseguire con il lodo Vendola ci vuol poco a capire che arriveremo stremati alla meta. Non di fatica ma di ridicolo”.