Vendola e l’Udc: “Allearsi possibile, arrendersi no”

Pubblicato il 28 Giugno 2012 - 08:19 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 28 GIU – Allearsi forse, arrendersi no. Nichi Vendola parla all'Unità e delinea la sua strategia in tema di alleanze sia col Partito Democratico sia con l'Udc. ''Non abbiamo mai posto obiezioni alla prospettiva di un allargamento della coalizione di centrosinistra o di un punto di compromesso con i cosiddetti moderati – spiega – Ma la prima cosa che è indispensabile fare è ricostruire il centrosinistra, altrimenti l'idea è che la sinistra si arrende al centro''. A dirlo, in un'intervista all'Unita', il leader di Sel Nichi Vendola, secondo cui ''finora e' prevalente la dimensione dell'alleanzismo di palazzo''.

''Il campo dei progressisti è nebuloso, mentre quello dei moderati è ben visibile. Serve un discorso di chiarezza', afferma Vendola. ''Il centrosinistra esiste se nella sua agenda di governo si prospetta un avanzamento sul piano sociale e dei diritti civili. Mi pare invece che non sia neanche cominciata su questo l'interlocuzione. Con Buttiglione che, per esempio, preannuncia il fronte dei nemici delle unioni civili – chiede – quale sara' il compromesso possibile?''.

Parlando delle primarie, ''se sono il congresso del Pd tra Bersani e Renzi, sono curioso di attenderne l'esito'', dichiara Vendola. ''Se l'opzione e' tra un Pd socialdemocratico e un Pd liberista, sono interessato a un'alleanza con la prima ipotesi e mi sento alternativo alla seconda''.

Nell'intervista Vendola critica il governo ''tutto chiacchiere e distintivo''. ''Pur con le lodevolissime eccezioni come Barca, l'esecutivo si sta avvitando su se stesso'', dice. La dimostrazione è la fiducia sul ddl lavoro ''per sfregiare l'articolo 18''.

I ministri, aggiunge, ''stanno turbando la vita di milioni di persone. Passera è il ministro delle incompiute e la Fornero sta battendo tutti i record di gaffe, alle quali seguono scelte politiche che considero disastrose''.