Addio Veneto? Belluno ci pensa e la Provincia dà l’ok al referendum. Lega divisa

Pubblicato il 11 Gennaio 2011 - 20:30 OLTRE 6 MESI FA

“Caro Veneto addio”, potrebbe pressoché suonare così la lettera di divorzio del Bellunese dalla regione Veneto per passare con il Trentino Alto Adige. Succederà davvero? Per ora è arrivato il via libera all’iter per il referendum popolare in merito.

L’ok è arrivato dal Consiglio provinciale di Belluno, che ha approvato la proposta di consultazione popolare, dopo tre ore di dibattito, con 21 voti favorevoli e due contrari. I due ‘no’ sono giunti dai consiglieri Renza Buzzo Piazzetta e Gino Mondin, entrambi della Lega Nord, spaccata sulla scelta. Una scelta amara, come è apparso dalle parole del governatore Luca Zaia.

”Capisco il disagio da cui proviene questa decisione – ha detto Zaia-. Lo viviamo tutti i giorni sulle zone di confine. Ma è un disagio che ormai riguarda tutta la regione che tutta insieme deve avviare un deciso percorso verso l’autonomia. E la strada maestra per tutti è quella già imboccata del federalismo”.

La discussione è approdata in Consiglio provinciale dopo il deposito di 17.500 firme raccolte fra la popolazione dal comitato ”Belluno Autonomia Dolomiti”.

Favorevole invece all’ipotesi di abbandonare il Veneto per passare alla Regione confinante, dati i benefici riconosciuti dalla Costituzione italiana alle autonomie, anche il presidente della Provincia, Gianpaolo Bottacin (Lega), il quale ha tuttavia richiamato i cittadini alla realtà, sottolineando come il voto di oggi sia solo ”una prima fase”. ”Per un passaggio da una Regione ad un’altra è necessario modificare la Costituzione e sappiamo bene che il cammino può essere lungo e complesso”.

Di certo Belluno posa un’altra pietra sul sentiero delle spinte separatiste promosse finora dai Comuni veneti per passare sotto i più favorevoli statuti di Trentino Alto Adige o Friuli Venezia Giulia. Ad aprire la serie nel bellunese era stato, nel 2005, il Comune di Lamon, con una maggioranza schiacciante di voti favorevoli.

L’ultimo referendum, nel 2008, si era svolto a Sappada, anche qui con una larghissima prevalenza di consensi al passaggio, in questo caso, al Friuli Venezia Giulia. L’annessione a quest’ultima Regione era l’anelito che aveva portato i Comuni veneti di Cinto Caomaggiore, Pramaggiore, Gruaro e Teglio Veneto, tutti nel veneziano, a proporre analoghe consultazioni popolari, concesse nel 2005. Nel trevigiano va registrata l’esperienza di Meduna di Livenza, sempre sul confine friulano. Nel dicembre del 2008 si svolse il referendum ma i votanti furono inferiori alla soglia del 50% piu’ uno.