Verona, comunarie M5S: con appena 85 voti Alessandro Gennari candidato sindaco

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Febbraio 2017 - 11:47 OLTRE 6 MESI FA
Verona, comunarie M5S: con appena 85 voti Alessandro Gennari candidato sindaco

Verona, comunarie M5S: con appena 85 voti Alessandro Gennari candidato sindaco

ROMA – Verona, comunarie M5S: con appena 85 voti Alessandro Gennari candidato sindaco. Sono bastati appena 85 voti, perché l’ex rugbista e attore Alessandro Gennari – ben riconoscibile grazie alla sua fluente barba rossa che Beppe Grillo gli ha consigliato di spuntare – sia stato scelto quale candidato a sindaco di Verona del Movimento 5 Stelle. La dote di 85 preferenze sulla piattaforma Rousseau gli concede il diritto e il privilegio di rappresentare i 5 Stelle e sfidare il Pd, il centrodestra e la lista Fare! dell’attuale sindaco Flavio Tosi.

Ha battuto, nelle cosiddette comunarie (le primarie grilline per la selezione degli aspiranti sindaci), Francesco Chiarelli (63 preferenze), Olimpia Paudice (44) e Francesco Carcangiu (34). In totale, hanno votato 226 iscritti: in una città di 257mila abitanti. Più di un militante ha protestato per il poco preavviso sulla consultazione online, che spiega (ma non può esaurire) in parte la scarsa partecipazione.

Il poco preavviso sulle comunarie? Mea culpa: avevamo fatto richiesta allo staff milanese del Movimento, ma, a causa delle problematiche romane, c’è stata data una risposta tardiva», ha spiegato Gennari in seguito alla vittoria alle primarie online. «Io, come tutti, ho saputo all’ultimo quando votare». «È chiaro che, nel momento in cui hai un voto online, puoi comunque procedere in qualsiasi parte del mondo», ha sottolineato Gennari.

«Non credo sia un problema il fatto di aver ricevuto l’e-mail il giorno prima o il giorno stesso. Anche qui sono tranquillo. Sono pochi quelli che si lamentano». Il candidato di M5s, nonostante gli 85 voti, si sente legittimato «dal fatto che, alle scorse elezioni, abbiamo registrato il 10%. È chiaro che questa è una votazione chiusa ai soli iscritti al Movimento». (Filippo Merli, Italia Oggi)