Vespa organizza a Porta a Porta il processo ad Annozero e alla presenza della D’Addario in tv

Pubblicato il 2 Ottobre 2009 - 09:21 OLTRE 6 MESI FA

Dopo il festival dellle confessioni vinto dalla D’Addario ospite da Santoro, a stretto giro di posta, il dopo festival organizzato da Bruno Vespa a Porta a Porta, sorta di processo per direttissima ad Annozero che si era appena concluso.

Dallo scontro con Clemente Mastella, che abbandonò lo studio in diretta, alla puntata riparatrice sul terremoto, Vespa ha deciso di proporre  una mini-inchiesta sulle puntate più contestate di Annozero di Michele Santoro. Alla trasmissione ha partecipato anche Maurizio Belpietro di Libero, lestissimo e ubiquo nel  farsi trovare su un paio di reti quasi contemporaneamente e che a chiare lettere ha riportato lo stato d’animo di Berlusconi: «E’ infuriato».

L’excursus si è aperto con lo sfogo iniziale di Santoro contro i politici (“dovete abituarvi a parlare con la gente”) con il quale si aprì la puntata successiva alla rottura con Mastella nel marzo del 2007, per passare poi a citare la trasmissione che costò alla Rai una diffida da parte dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni in quanto propose un filmato nel quale Beppe Grillo attaccava l’oncologo Umberto Veronesi e soprattutto il Capo dello Stato Giorgio Napolitano (tra l’altro riproponendo le dichiarazioni dello stesso attore).

Spazio poi alla puntata, “Censurata dal Cda Rai”, dedicata al conflitto israelo-palestinese caratterizzata anche da un vivace scontro tra Santoro e Lucia Annunziata che abbandonò lo studio in polemica con l’impostazione della serata. Infine la puntata sul terremoto dell’Abruzzo per la quale Annozero ha dovuto mettere in piedi una trasmissione riparatrice ospitando anche la protezione civile e che è costata al programma la temporanea sospensione del vignettista Vauro.

Bruno Vespa ha fatto poi rivedere uno stralcio di Lost in wc, la minifiction ambientata nei bagni di palazzo Grazioli e proposta da Parla con me, il programma di Serena Dandini in onda su Raitre, e un brano dell’intervento di Marco Travaglio a Che tempo che fa con le critiche al presidente del Senato Schifani (altra trasmissione finita nel mirino dell’Agcom e costata una diffida alla Rai). “E’ difficile dire che non c’é libertà di stampa”, ha commentato Vespa. “Il problema è che i colleghi che si occupano di queste cose vengono messi alla berlina: sono voci che hanno diritto di esistere quanto la sua”, gli ha replicato il segretario della Federazione della stampa Franco Siddi.