Pdl e Fli insieme: “Viagra libero” per chi ha il cancro alla prostata

Pubblicato il 6 Maggio 2011 - 01:58 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – C’è una battaglia che supera le barriere politiche in Parlamento: è la lotta che vede uniti Pdl, Repsonsabili e anche Fli per la “libertà di Viagra”. Un gruppo di 37 parlamentari ha presentato un’interpellanza al ministro della Salute per chiedere che i malati di cancro alla prostata possano ricevere gratis il Viagra o il Cialis.

La richiesta, spiega il sito di Sky, nasce dal fatto che ora come ora per questi farmaci “è necessario un piano terapeutico del medico specialista e la loro rimborsabilità deve essere concordata insieme all’azienda titolare del medicinale”.

Ma il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, ha spento sul nascere ogni velleità: “La prescrizione di sildenafil, tadalafil e vardenafil per via orale a carico del Servizio sanitario nazionale è limitata ai pazienti con disfunzione erettile da danno transitorio o parziale del midollo spinale o del plesso pelvico, secondo un piano terapeutico specialistico”.

Ecco i punti nevralgici del testo dell’interpellanza, pubblicato sul sito della Camera dei Deputati:

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, per sapere – premesso che:le lesioni che coinvolgono il midollo spinale o il plesso pelvico possono compromettere la funzione erettile e una particolare forma di disfunzione erettile da neuro lesione di importante impatto sociale e clinico è quella da chirurgia pelvica o da terapia radiante; la disfunzione erettile legata all’asportazione radicale della prostata per carcinoma è la più importante e la sua prevalenza dipende dal tipo di intervento eseguito; i farmaci in grado di indurre un’erezione sono di due tipi: per soluzione iniettabile (aprostadil, contenuto nel caverjet) e per via orale (sildenafil, vardenafil, tadalafil);

ai sensi della nota 75, emanata dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) il 4 gennaio 2007, soltanto il caverjet rientra tra i farmaci di fascia A (rimborsabili) a carico del sistema sanitario nazionale e soltanto per disfunzione erettile da lesioni permanenti e complete del midollo spinale o del plesso pelvico iatrogene, traumatiche o infiammatorie/degenerative (tra le quali rientra senza alcun dubbio l’asportazione della prostata per carcinoma); per i farmaci da assumere per via orale, invece, è necessario un piano terapeutico del medico specialista e la loro rimborsabilità deve essere concordata insieme all’azienda titolare del medicinale -: come il Governo intenda intervenire per permettere anche ai farmaci per via orale diretti alla riduzione della disfunzione erettile di rientrare nella fascia A limitatamente alle gravi patologie citate in premessa.