Vincenzo D’Anna: “Rosi Bindi? Suo nemico è madre natura non De Luca”

di redazione Blitz
Pubblicato il 18 Novembre 2016 - 13:04 OLTRE 6 MESI FA
Vincenzo D'Anna: "Rosi Bindi? Suo nemico è madre natura non De Luca"

Vincenzo D’Anna: “Rosi Bindi? Suo nemico è madre natura non De Luca” (in foto Rosi Bindi e Vincenzo De Luca)

ROMA – “L’unico nemico che c’ha la Bindi è madre natura” così il senatore Vincenzo D’Anna, del gruppo Ala, ai microfoni de La Zanzara su Radio 24 risponde alla domanda dei conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo.

De Luca ha usato un’espressione forse poco corretta ma che rientra nei canoni consueti del suo gergo. E poi non ha niente a che vedere con la materiale attuazione. Poi in Italia tutto si strumentalizza a fini politici”.

E su Saviano che interviene sulla questione D’Anna risponde: “Saviano è come Virna Lisi, con quella bocca può dire ciò che vuole. Interviene su tutto lo scibile umano, non so dall’alto di quale pulpito o di quale competenza. E’ un’icona farlocca”.

“Quello che fece la Bindi è stata una cosa infame, da ucciderla. Ci abbiamo rimesso l’1,5%, il 2% di voti. Atti di delinquenza politica. E non c’entra niente la moralità, era tutto un attacco al governo Renzi”. Così Vincenzo De Luca in un’intervista a “Matrix”, andata in onda su Canale 5, riferendosi alla presidente della Commissione Antimafia, Rosi Bindi, che lo aveva inserito nella lista dei “candidati impresentabili” poco prima delle elezioni regionali del 2015.

Il 29 settembre De Luca è stato assolto “perché il fatto non sussiste” dalle accuse legate alla vicenda del Sea Park, il parco marino mai realizzato a Salerno, processo per il quale l’Antimafia inserì il suo nome tra i cosiddetti ‘impresentabili’. “Esprimo piena soddisfazione e rispetto per la magistratura. Era questa la vicenda per cui una avventurosa parlamentare ci aveva presentato come ‘impresentabili’. Oggi ci presentiamo a testa alta”, scrisse dopo l’assoluzione su Twitter il presidente della Regione Campania. La vicenda degli “impresentabili” segnò un altissimo momento di tensione nel Pd. De Luca definì “infame ed eversiva” l’iniziativa della collega di partito, arrivando addirittura a presentare una denuncia-querela contro di lei, poi archiviata dal gip di Roma.