Virginia Raggi, avvocati Casaleggio credono all’avviso di garanzia: Rischio concreto

di redazione Blitz
Pubblicato il 18 Dicembre 2016 - 10:14 OLTRE 6 MESI FA
Virginia Raggi, avvocati Casaleggio credono all'avviso di garanzia: Rischio concreto

Virginia Raggi, avvocati Casaleggio credono all’avviso di garanzia: Rischio concreto

ROMA – Sarà un “atto dovuto” ma il rischio è concreto: il prossimo avviso di garanzia potrebbe avere come destinataria proprio la sindaca di Roma, Virginia Raggi. Un’ipotesi alla quale sembrano credere gli stessi avvocati di Casaleggio.

Non più solo un’ipotesi giornalistica, dunque, ma un rischio che il pool di legali Cinque Stelle ha pensato di mettere nero su bianco. La prova sta in una lettera, citata dall’Ansa e dal quotidiano la Repubblica, che sarebbe stata spedita ai vertici M5s. In quella mail vengono spiegati punto per punto le argomentazioni sull’ordinanza di arresto di Raffaele Marra. Quella in cui il gip giustifica la necessità della misura cautelare perché “Raggi si fida di lui e dunque può reiterare il reato”, di cui è accusato.

Ma quale sarebbe l’accusa per la sindaca? Abuso d’ufficio. A destare sospetto sarebbe la nomina di un altro Marra, il fratello di Raffaele. Nomina che, per inciso, era finita sotto la lente di ingrandimento di Raffaele Cantone ma che Raggi non aveva voluto in alcun modo mettere in discussione. E pure quella di Salvatore Romeo. A quel punto la soluzione per i Cinque Stelle sembra ovvia: chiedere a Virginia di rinunciare al suo “raggio magico”.

Lo stesso Beppe Grillo, origliato al telefono da chi si trovava sul suo stesso treno di rientro a Genova, cita questa possibilità affermando che “5 avvocati” gli avrebbero spiegato come sia più concreta di quel che sembra. Ed è forse anche per questo che nel post “salva-Raggi, l’ex comico annuncia il vado di un codice etico per gli eletti M5S in caso di inchieste e non chiude ad una loro permanenza in carica anche in caso di avvisi di garanzia: “Ci combattono con tutte le armi comprese le denunce facili che comunque comportano atti dovuti come l’iscrizione nel registro degli indagati o gli avvisi di garanzia. Nessuno pensi di poterci fermare così”.