Virginia Raggi testimone al processo a Raffaele Marra: “Non ho nulla da nascondere”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Giugno 2017 - 09:12 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La sindaca Virginia Raggi è tra i testimoni chiamati a parlare dalla difesa di Raffaele Marra nel processo che lo vede accusato di corruzione. “Non ho nulla da nascondere”, ribadisce la sindaca di Roma del Movimento 5 stelle, parlando del contenuto delle loro chat e dei possibili danni che ne deriverebbero. Intervistata dal Corriere della Sera, la Raggi spiega che non teme nulla e che la sua giunta lavora compatta. E intanto ribadisce la sua posizione sui campi rom, che vanno sgomberati, mentre resta in incognita gli 800 euro che il Comune di Roma sarebbe pronto a dare alle famiglie nomadi per aiutarle nell’affitto di case.

La Raggi nell’intervista al Corriere della Sera dice:

“Non temo nulla, non ho niente da nascondere. La giunta è compatta e lavora, per noi sono importanti i programmi, non le persone. Ho distribuito le deleghe; il nostro prossimo passo è il dossier casa”.

Ribadisce poi la sua posizione sui campi rom. Per cominciare ne chiuderà due sui nove autorizzati:

“E’ l’inizio della fine dei campi rom. Abbiamo ottenuto 3,8 milioni dall’Unione Europea, quindi i cittadini non spenderanno un euro. Finora, i campi sono costati 24-30 milioni ogni anno: i risparmi potremo destinarli alle fasce più deboli”.

Sulla possibilità che le periferie dove è stata votata da molti possano non capire la sua mossa, la sindaca osserva:

“In periferia ci abito. L’intervento sui campi rom è importantissimo e richiesto proprio da chi abita in periferia. E non ci fermeremo, faremo controlli sui patrimoni di alcune famiglie molto influenti. Ci sono campi con auto di lusso parcheggiate fuori. Non esiste. O ci si integra con la città, oppure quella è la porta”.

Quanto ai lavori sulla legge elettorale, Virginia Raggi sottolinea che

“2013 l’obiettivo di tutti i governi è sempre stato una nuova legge elettorale. Hanno fallito. Evidentemente, è il caso che intervenga il Movimento: si tratta di responsabilità istituzionale”. E sul candidato premier M5S fa sapere: “Io voterò come tutti gli altri attivisti. Aspetto di conoscere i nomi prima di esprimermi”.