Vitalizi: i 1600 che resistono ai tagli nonostante la legge. Baby pensionati, condannati…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Aprile 2017 - 10:19 OLTRE 6 MESI FA
 Vitalizi: i 1600 che resistono ai tagli nonostante la legge. Baby pensionati, condannati...

Vitalizi: i 1600 che resistono ai tagli nonostante la legge. Baby pensionati, condannati…

ROMA – Vitalizi: i 1600 che resistono ai tagli nonostante la legge. Baby pensionati, condannati… E’ giusto che la figlia di un deputato eletto nel ’47 con i monarchici percepisca da 40 anni 2mila euro tutti i mesi di vitalizio? E’ normale che la Regione Sardegna conceda la pensione a 11 ex consiglieri condannati per le spese allegre delle risorse assegnate ai gruppi, cioè  per peculato?

Ci sarebbe la legge per sopprimere i vitalizi a parlamentari e consiglieri regionali (e ai loro parenti) condannati per peculato ma ovunque è stata applicata in modo non retroattivo, per cui d’ora in poi non si sgarra ma chi ha già preso resta intoccabile. Ci sarebbe la legge che autorizza il taglio delle pensioni d’oro, cioè il contributo di solidarietà  per tre anni a carico dei deputati delle precedenti legislature che ricevono assegni annui superiori a 70mila euro: peccato che dopo due anni, solo la metà dei consigli regionali ha recepito l’indicazione per intero.

Lombardia, Friuli, Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Trentino, Val d’Aosta, Veneto e Puglia si sono messi in regola, le altre,  Sicilia e Sardegna su tutte, marcano invece visita. 1600 titolari di vitalizi sono riusciti quindi a salvare il bottino: tra questi eredi di parlamentari del dopoguerra (il record di pensioni di reversibilità spetta alla Sicilia), baby-pensionati a 40 anni (qui il record è in Sardegna). Il caso siciliano è particolarmente emblematico, sottolinea Emanuele Lauria di Repubblica.

Non hanno pagato dazio, per fare qualche esempio, i congiunti di nove deputati che hanno frequentato il Palazzo nella prima legislatura: dalla figlia di Natale Cacciola, eletto nel partito monarchico nel 1947, che da 40 anni percepisce un vitalizio da 2 mila euro al mese, a quelli di Ignazio Adamo, esponente del Blocco del popolo, che da 44 anni percepiscono un assegno di reversibilità da quasi 4 mila euro. Nella Regione Sicilia che ha una storia più antica delle altre sono 130, record assoluto, le pensioni pagate a vedove e figli di “onorevoli” defunti.

E le cifre, in alcuni casi, si avvicinano ai diecimila euro al mese: Anna Manasseri, vedova dell’onorevole Vincenzo Leanza, da 14 anni gode di un vitalizio da 9.200 euro mentre Angela Zoroschi, moglie dell’ex dc modicano Raffaele Avola scomparso nel 1993, riceve a casa un assegno da 8.200 euro. A Lina Caffarato, vedova di Pompeo Colaianni, spettano circa 8 mila euro. (Emanuele Lauria, La Repubblica)