Vitalizi a ex deputati. Fini: “Tagli”, ma riguarderanno solo i futuri

Pubblicato il 20 Novembre 2011 - 10:07 OLTRE 6 MESI FA

Gianfranco Fini (Lapresse)

ROMA – Gianfranco Fini fa il paladino dei tagli alla casta, degli sprechi della politica e fa la predica sulla sobrietà annunciando che a breve saranno aboliti i vitalizi degli ex parlamentari.

Il presidente della Camera però tace sulla beffa che c’è dietro questo messaggio perché, stando a quanto scrive il Fattoquotidiano, i deputati in questione sono i futuri ex parlamentari, che ancora devono essere eletti,  e non quelli che godono adesso dei privilegi di Montecitorio.

Eppure le sue parole facevano presagire un cambio di rotta netto: “L’ufficio di Presidenza della Camera ha dato mandato ai questori di predisporre una riforma che porterà l’abolizione del vitalizio per gli ex parlamentari a partire dalla prossima  legislatura”.

C’è di più, perché le pensioni d’oro in realtà non verranno eliminate, ma allo studio ci sono “nuove e diverse forme di previdenza”, come spiega l’Ufficio di Presidenza della Camera in una nota.

Le regole per ora sono queste: se il parlamentare dimostra di avere compiuto 65 anni e di averne fatti 5 di mandato può avere il vitalizio. Ogni anno in più fa diminuire l’accesso alla pensione fino a 60 anni.

Adesso in cantiere ci sarebbe una riforma in senso contributivo: “i parlamentari dovrebbero ricevere come pensione il corrispettivo di quanto hanno versato (e non come accade adesso una percentuale sulla loro indennità, che cresce a seconda degli anni di mandato), compiuto il sessantacinquesimo anno d’età”, spiega il Fatto.

Il 30 dicembre si approva il bilancio 2012, ad aprile 2013 si fa la previsione per quello 2013-2015 e, se riforma deve esserci bisogna farla entro quella data.