All’onorevole tocca il contributivo. Taglio allo stipendio entro gennaio

Pubblicato il 14 Dicembre 2011 - 18:46 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Tocca anche a loro. Adesso c’è l’ufficialità, il suggello definitivo degli uffici di presidenza di Camera e Senato. Vitalizio ma solo dopo i 60 anni. E in base ai contributi versati. Si parte dall’1 gennaio 2012. La Camera, e subito dopo il Senato, hanno varato la riforma già decisa dopo una riunione Fini-Schifani-Fornero di due settimane fa. ”Dal 1 gennaio 2012 – scrivevano allora i presidenti di Camera e Senato e la ministra del Welfare – sarà introdotto il sistema di calcolo contributivo, in analogia con quanto previsto per la generalità dei lavoratori”.  Sistema che varrà per intero per i deputati e i senatori che entreranno in Parlamento dopo gennaio 2012, mentre il sistema sarà misto (il pro rata) per coloro che attualmente esercitano il mandato parlamentare. Chi diventerà un “ex” parlamentare a gennaio percepirà l’assegno non prima del compimento dei 60 anni per chi abbia esercitato il mandato per più di una intera legislatura e a 65 anni per chi abbia versato i contributi per una sola intera legislatura.

Il sistema contributivo, inoltre, verrà applicato anche a tutti i dipendenti di Camera e Senato. Novità anche sul fronte della diaria. L’Ufficio di presidenza del Senato ha deciso che il meccanismo della diaria per i senatori sarà collegato alla presenza in Aula o in commissione. Vuol dire che per la prima volta viene introdotta la penalizzazione in caso di assenza alle sedute delle Commissioni e Giunte. Nel dettaglio: ai Senatori assenti in Commissione o Giunta, nelle sedute in cui si svolgono votazioni, sarà trattenuto un trentesimo della diaria per ogni giornata. Qualora nella stessa giornata siano convocate sedute dell’Assemblea e delle Commissioni, in cui si svolgano votazioni, verranno effettuate ritenute distinte ai Senatori assenti.

Per ora è solo una promessa, ma qualcosa pare succederà anche sul fronte delle indennità dei parlamentari. Il presidente della Camera Fini ha detto che entro il 30 gennaio convocherà l’Ufficio di presidenza per deliberare sulle nuove forme retributive per i deputati, nonché su tutte le altre voci di spesa, come il rimborso per i collaboratori.