Berlusconi “imprenditore fatto da solo” e poi politico perseguitato dai giudici? Una “balla colossale da smontare” secondo Michele De Lucia, che ha scritto il libro Al di sotto di ogni sospetto (pp. 298, Kaos, 18 euro) in cui mette in fila gli eventi nella vita di Berlusconi dal 1963 al 1993, prima della “discesa in campo”. Quella che ne viene fuori è una lunga sequenza di scandali e guai giudiziari. Scrive Fabrizio D’Esposito sul Fatto Quotidiano: (il libro, ndr) ripercorre tutte le vicende del berlusconismo ante ‘94 per arrivare all’unica, vera spiegazione della famigerata discesa in campo: “L’imprenditore Berlusconi nel 1994 è entrato in politica per sottrarsi alla magistratura”. Altro che “un novello Enzo Tortora”, come ha detto ieri lo stesso De Lucia alla presentazione a Roma, nella sede di Radicali italiani, con Gianfranco Spadaccia e Giuseppe Di Leo. Alcuni squarci dalla vita del giovane B.: Prima scena. Milano, 29 maggio 1963. B. ha 26 anni e diventa socio senza quota di capitale della Edilnord. I soldi li mette una finanziaria svizzera di Lugano. Un anno dopo, Marcello Dell’Utri diventa il suo segretario. Il giovane palazzinaro è figlio di un funzionario della Banca Rasini, piccolo istituto di credito che Michele Sindona “indicherà come crocevia dei capitali mafiosi al nord”. La prima grande speculazione è Milano 2 a Segrate, terreni acquistati per poco più di 4mila lire al metro quadrato lievitano a 15mila lire. Giudici e giornali indagano su questa lottizzazione. B. riesce persino a ottenere che venga spostata la rotta aerea di Linate. E lo fa con un trucco in cui compare un sacerdote strano e sospeso a divinis, don Luigi Verzé, che lì costruisce un ospedale: “La carta di volo fornita dall’Alitalia ai piloti reca la macchia scura della lottizzazione ‘Milano 2’ con accanto la scritta ‘Hospital’, come se tutta la lottizzazione fosse l’ospedale, mentre questi ne è una parte infima”. La zia prestanome e “l’assegno in bocca”: