Zanda: “Berlusconi viola le norme anti-riciclaggio”

Pubblicato il 5 Settembre 2011 - 19:32 OLTRE 6 MESI FA

“Già a febbraio, in occasione del caso Ruby, quando è emerso che il presidente Berlusconi aveva erogato ingenti somme di denaro a personaggi imputati in inchieste penali che lo riguardano, ho sollevato il problema della violazione da parte sua delle norme anti-riciclaggio, presentando un’interrogazione alla quale il governo naturalmente non ha risposto”.

Lo dichiara il vicepresidente dei senatori del PD Luigi Zanda. “Ora leggo che la storia si ripete – prosegue Zanda – con il presidente del Consiglio che ha elargito somme di denaro a Gianpaolo Tarantini, imputato insieme a Valter Lavitola per estorsione nei suoi confronti. Il problema è sempre lo stesso: è concepibile che il capo del governo violi le norme anti-riciclaggio? In uno stato di diritto un presidente ricattabile e ricattato può restare in carica? Berlusconi – conclude Zanda – non può continuare a guidare il governo della Repubblica italiana”.