ROMA- “Lo scioglimento delle Camere è prerogativa del Presidente della Repubblica e gli atti presidenziali devono essere controfirmati dal governo. Tuttavia è singolare che Berlusconi, dopo aver definito il Parlamento ‘un’assemblea inutile e dannosa’ e i parlamentari ‘tacchini e capponi’, adesso si erga a nume tutelare del Parlamento e delle regole democratiche. È palese che oggi Berlusconi teme quel voto che, fino a pochi mesi fa, chiedeva e minacciava”.
Lo afferma il vicepresidente dei senatori del Pd Luigi Zanda che così continua: “La paura delle elezioni è anche testimoniata dalle reazioni scomposte del presidente del Consiglio davanti alle belle e partecipatissime manifestazioni di ieri. L’Italia è debitrice alle donne che hanno invitato il Paese a ribellarsi a un sistema che mortifica non solo le donne ma tutti i cittadini, il Paese, le Istituzioni democratiche”.