Zanda vs Romani, match al Senato per il presidente, cosa farà il M5s?
Pubblicato il 23 Marzo 2018 - 16:33 OLTRE 6 MESI FA
Silvio Berlusconi tira dritto, forte dell’accordo consolidato con Matteo Salvini: alla presidenza del Senato il centrodestra voterà Paolo Romani.
È stata proprio la scelta del capogruppo a Palazzo Madama di Forza Italia come Presidente del Senato a far saltare il tavolo con il Movimento 5 Stele che, su questo candidato, ha messo inizialmente un veto che non intende rimuovere.
Berlusconi risponde con fermezza e difenda la scelta: “In base agli accordi assunti tra i leader del centrodestra e confermati da ultimo ieri sera nella riunione dei capigruppo – si legge in una nota pubblicata dopo il primo scrutinio – il presidente Berlusconi e Forza Italia alla terza votazione al Senato confermano l’indicazione di voto del senatore Paolo Romani come candidato della coalizione di centrodestra”.
Salvini non rompe l’alleanza e si schiera con il cavaliere: “I Cinque Stelle – spiega il leader del carroccio – sbagliano a porre veti e a non parlare con Berlusconi. È giusto parlare chiunque sia stato votato dagli italiani. Ma sbaglia anche chi si arrocca su un solo nome. Ognuno di noi – continua – deve parlare con tutti e mettersi di lato di qualche centimetro. Noi della Lega ci siamo messi di lato di un chilometro…”.
Non sembrano esserci margini per un riavvicinamento Salvini-Di Maio, anzi i segnali vanno in direzione diametralmente opposta, tanto che fonti autorevoli M5S rivelano che se Forza Italia insisterà su Romani e il PD indicherà Luigi Zanda come sembra, i grillini orienteranno i loro voti proprio sull’esponente dei democratici.
Vedremo se questa volta i pentastellati voteranno compatti o se si verificheranno già le prime scissione come accadde per l’elezione di Pietro Grasso nella scorsa legislatura.