Zingaretti: “Governo Pd-5 Stelle dico con franchezza no”. Lombardi (M5s): “Esecutivo del presidente anche con Renzi”

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 11 Agosto 2019 - 15:27 OLTRE 6 MESI FA
zingaretti ansa

Il segretario del Pd Nicola Zingaretti (Ansa)

ROMA – Matteo Renzi si dichara contrario al voto anticipato e chiede un governo tecnico che impedisca l’aumento dell’Iva e gestica il referendum sul taglio dei parlamentari. Non è l’unico ad esporsi pubblicamente contro il ritorno al voto immediato: lo fa anche Beppe Grillo che parla della necessità di impedire che avvenga un “restyling in grigio-verde dell’establishment”.

Tornando a Renzi, qual è la posizione di Nicola Zingaretti, il segretario del Pd che lo ha succeduto alla guida del partito? Il governatore del Lazio  si dice contrario all’ipotesi di un governo debole magari con M5s, perché questa ipotesi darebbe a Salvini uno spazio immenso. Su Huffington Post, Zingaretti scrive: “Ho ben chiara la minaccia dell’iniziativa di Salvini, addirittura per la tenuta della democrazia liberale, ma il sostegno a ipotesi pasticciate e deboli ci riproporrebbe ingigantito lo stesso problema tra poche settimane”. 

Il segretario Pd spiega: “Di fronte a una leadership della Lega che tutti giudichiamo pericolosa e che si appella al popolo in maniera spregiudicata è credibile imbarcarsi in un esperienza di governo pd/5 stelle (perché di questo stiamo parlando) per affrontare la drammatica manovra di bilancio e poi magari dopo tornare alle elezioni? Su cosa? Nel nome della salvaguardia della democrazia? Io con franchezza credo di no. E’ forte dire nel nome della democrazia non facciamo votare? Ho anzi il timore che questo darebbe a Salvini uno spazio immenso di iniziativa politica tra i cittadini. Griderebbe lui allo scandalo. Daremmo a lui la rappresentanza del diritto dei cittadini di votare e decidere. Davvero allora i rischi plebiscitari sarebbero molto seri”.

Le parole di Zingaretti ricevono il plauso di Salvini stesso che, rispondendo a una domanda dei giornalisti al Lido Caparena di Taormina, nuova tappa del suo Beach Tour nel sud Italia, dice: “In questo momento mi sembra molto più coerente Zingaretti: tutto il Pd ha insultato per un anno Di Maio, Conte, Fico, è coerente dire che dopo questo governo c’è il voto. Se comanda sempre Renzi nel Pd? L’intervista oggi l’ha fatta lui, però c’è un segretario di partito che conto rispetti la democrazia”.

Rosato chiede che la proposta di Renzi venga votata 

“È chiaro che su una decisione così importante per il futuro del nostro Paese la proposta di governo istituzionale avanzata da Matteo Renzi non può essere liquidata con una battuta e senza dare una prospettiva seria e alternativa a chi pensa che bisogna evitare di regalare l’Italia ai capricci di Salvini. I gruppi parlamentari dovranno discutere approfonditamente e sono certo che la grande maggioranza dei colleghi deputati e senatori condivida la linea espressa quest’oggi dall’ex premier. E dunque saranno conseguenti nel voto in Aula”. Lo dichiara il vicepresidente della Camera Ettore Rosato esponente del vicino a Renzi.

Lombardi (M5s) apre a “Governo istituzionale anche con Renzi. Dopo Lega andrei d’accordo anche con Belzebù”

Tra le posizioni “voto subito, governo tecnico” spicca quella di Roberto Lombardi, capogruppo M5s in Regione Lazio, dirigente storica del Movimento. Se Salvini vuole subito il voto, deve capire che il Parlamento “non è ai suoi ordini”. In un’intervista a La Repubblica, Roberta Lombardi apre a un governo istituzionale. “Sposo totalmente la linea di Grillo – dice – siamo stati coerenti, ma non siamo fessi”. Per l’affermazione elettorale di una forza politica “che in Parlamento conta il 17%, ma vuole contare di più, avremo l’ iva al 25%. Deve essere chiaro che se si va al voto a ottobre, il primo effetto dell’ingordigia di Salvini sarà questo”.

Ci devono essere invece una serie di passaggi, di cui il primo è “il varo definitivo del taglio dei parlamentari. Un segnale nei confronti dei cittadini stufi della politica, di chi si è rifugiato nell’astensionismo”. Un governo istituzionale può nascere per fare, dopo questa riforma “la legge elettorale. Quando c’è la volontà politica ci vuole pochissimo tempo. Poi una manovra che sterilizzi le clausole di salvaguardia e metta il Paese al riparo dai mercati”. Ci vuole “un’assunzione di responsabilità da parte di tutti”.

Non la spaventa l’idea di essere sulla linea di Matteo Renzi: “Io dopo aver governato con la Lega penso di poter andare d’accordo anche con Belzebù”. Secondo l’esponente M5s “la leadership dell’uomo solo al comando ha definitivamente fallito. Bisogna tornare a un modello corale perché finché siamo stati intelligenza collettiva siamo cresciuti”. Conte potrebbe essere il prossimo candidato premier M5S “ma bisognerà arrivarci con un processo partecipato”. Mentre Di Battista è “un fenomenale comunicatore. In assenza di Grillo può essere il frontman”.

Fonte: Ansa