Abu Mazen accusa Israele: “Terrorismo di Stato”

Pubblicato il 2 Giugno 2010 - 11:07 OLTRE 6 MESI FA

Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen

Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen (Mahmud Abbas), accusa Israele di “terrorismo di stato”. Per il sanguinoso blitz contro una nave che trasportava attivisti filopalestinesi e aiuti diretti alla Striscia di Gaza chiederà al presidente americano Barack Obama “decisioni coraggiose per cambiare il volto del Medio Oriente”.

“Il nostro popolo è stato esposto al terrorismo di Stato quando Israele ha attaccato il convoglio della libertà. Il mondo intero, assieme al popolo palestinese, si confronta con questo terrorismo”, ha detto Abu Mazen. “Proprio come la flottiglia della libertà è venuta a spezzare l’assedio di Gaza, questa conferenza è tesa spezzare l’assedio dell’economia palestinese”, ha aggiunto il presidente dell’Anp.

“Il mio messaggio a Obama durante il nostro incontro a Washington la prossima settimana sarà che noi abbiamo bisogno di decisioni coraggiose per cambiare il volto della regione”, ha detto Abu Mazen. Ieri il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, ha detto che i programmi per la visita di Abu Mazen a Washington il 9 giugno “restano immutati”.

Tutti gli attivisti della Freedom Flotilla, non solo quelli morti, ma anche quelli arrestati e feriti durante il blitz israeliano, sono da oggi “martirì” e ufficialmente consacrati “cittadini palestinesi” dal presidente dell’Anp Abu Mazen.

Un caloroso “grazie” alla Turchia per essersi “esposta” senza risparmio nella crisi internazionale seguita al blitz della Marina israeliana contro la flottiglia di pacifisti costato la vita a nove persone. Le parole del presidente dell’Anp – pronunciate in apertura della Conferenza internazionale per gli investimenti in Palestina – ha suscitato un lungo applauso della platea che si è alzata in piedi all’unisono. “Credo che questa standing ovation arriverà al popolo turco che sostiene i diritti del nostro popolo”, ha osservato Abu Mazen augurandosi che “Israele abbia imparato la lezione e finalmente accettato che il processo di pace passa con la creazione di due popoli e due Stati”.