A Papua Nuova Guinea 2 premier, 2 governatori, 2 capi polizia

Pubblicato il 15 Dicembre 2011 - 15:21 OLTRE 6 MESI FA

SYDNEY, 15 DIC – Penseranno di vederci doppio i cittadini di Papua Nuova Guinea, il piu' grande e piu' ricco di materie prime fra gli stati-arcipelago del Pacifico, con due premier rivali e due governi, ciascuno sostenuto da un gruppo di parlamentari, con due governatori con compiti di capo di stato, e persino due capi della polizia. Dopo tre giorni da una controversa sentenza della Corte suprema, l'impasse politica non accenna a sbloccarsi e ha indotto i leader religiosi a invocare la 'via melanesiana' di negoziati a oltranza.

Ieri il governatore generale Sir Michael Ogio aveva reintegrato come premier Sir Michael Somare, 75 anni, che ha ricoperto la carica per la maggior parte dei 36 anni dall'indipendenza, ed era stato deposto dal parlamento lo scorso agosto mentre era a Singapore per una serie di operazioni al cuore. La sua deposizione e' stata dichiarata illegale tre giorni fa dalla Corte suprema, facendo precipitare la crisi.

Sempre ieri si sono riuniti in parlamento i deputati leali a Peter O'Neill, 45 anni, eletto in agosto citando la prolungata assenza di Somare dalle sedute. Hanno approvato una mozione che chiedeva al governatore Ogio di presentarsi in aula per ricevere il giuramento di O'Neill come premier. E quando Ogio non si e' presentato lo hanno 'licenziato' e hanno nominato governatore vicario lo speaker della Camera, Jeffrey Nape, che ha prontamente ricevuto il giuramento di O'Neill e del suo gabinetto.

''Se vogliono alleviare la tensione ed evitare disordini, devono mettersi insieme e formare una grande coalizione, oppure negoziare una soluzione. La via melanesiana e' di sedersi insieme e superare le differenze'', ha detto l'arcivescovo cattolico di Port Moresby, John Ribat. ''Se queste condizioni si prolungano credo che non eviteremo le violenze. Vi sono opportunisti che vogliono capitalizzare sulla situazione'', ha aggiunto.

Somare, chiamato 'il padre della nazione', e' in politica da quasi 50 anni, da quando ha guidato il Paese all'indipendenza dal mandato dell'Australia nel 1973, ma il suo 'regime' e' accusato di corruzione cronica e nepotismo mentre il 'giovane' O'Neill sembra offrire un'alternativa piu' fresca e onesta.