Aby Ahmed Ali Nobel per la Pace 2019. Al premier etiope il premio prenotato da Greta

Il premier etiope Aby Ahmed Ali Nobel per la Pace 2019
Il premier etiope Aby Ahmed Ali

ROMA – Il premio Nobel per la pace 2019 è stato assegnato al premier etiope Aby Ahmed Ali. Primo ministro dall’aprile del 2018 ha promosso la storica riappacificazione con l’Eritrea, una guerra sanguinosa e pressoché ignorata in Occidente che dal 1998, dopo l’indipendenza di Asmara. Ali ha di fatto posto le condizioni per una pace duratura (dopo quella  di facciata imposta dalle Nazioni Unite nel 2000) rinunciando alle pretese territoriali per esempio della città di Badme. 

Il ritiro l’anno scorso del contingente militare etiope ha accelerato il processo di pace. Con il dittatore eritreo Isaias Afewerki ha concordato la riapertura delle rispettive ambasciate e la ripresa dei commerci. 

Di origine oromo, gruppo etnico maggioritario come numero ma storicamente marginalizzato nella gestione del potere, Ali ha sconfitto – si fa per dire – anche la candidata data per vincente. Tutti infatti scommettevano (chiedere ai bookmaker) il conferimento del Nobel alla ragazzina svedese Greta Thunberg, paladina dell’ambiente.

Le motivazioni

Il Nobel per la pace è stato assegnato al primo ministro etiope Abiy Ahmed Ali, ha detto una rappresentante del comitato leggendo la motivazione, “per i suoi sforzi per raggiungere la pace e la cooperazione internazionale, e in particolare per la sua decisiva iniziativa per risolvere il conflitto di confine con la vicina Eritrea”.

“Il premio Nobel per la pace 2019 – ha poi precisato il Comitato in un tweet – intende anche riconoscere tutte le parti interessate che lavorano per la pace e la riconciliazione in Etiopia e nelle regioni dell’Africa orientale e nordorientale”.

“In stretta collaborazione con Isaias Afwerki, il presidente dell’Eritrea, il premiato di quest’anno ha rapidamente elaborato i principi di un accordo di pace per porre fine alla lunga situazione di stallo ‘nessuna pace, nessuna guerra’ tra Etiopia ed Eritrea”.

“In Etiopia – ricorda il Comitato – anche se rimane molto lavoro da fare, Abiy Ahmed ha avviato importanti riforme per dare a molti cittadini la speranza per una vita migliore e un futuro più luminoso. Come primo ministro, Abiy Ahmed ha cercato di promuovere la riconciliazione, la solidarietà e la giustizia sociale”. (fonte Ansa)

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