Afghanistan. Rapito e strangolato ingegnere civile americano del Pentagono

Pubblicato il 7 Settembre 2011 - 19:07 OLTRE 6 MESI FA

Un civile americano impiegato con il distaccamento ingegneri dell’esercito e dipendente dal Pentagono è stato strangolato in Afghanistan, a quanto funzionari e famigliari hanno confermato alla msn.nbc.com.

Carry Hughes ha dichiarato all’Associated Press che ufficiali militari americani sono venuti nella sua casa della Carolina del Sud per informarla che suo padre, James Coker, era stato ucciso a Kabul in circostanze misteriose. Il portavoce del distaccamento ingegneri di Kabul J.D Hardesty ha confermatoche uno dei loro è stato ucciso ma non ha fornito altri dettagli.

Un funzionario occidentale a Kabul a conoscenza dell’accaduto ha dichiarato che Coker è stato rapito mentre lavorava in una centrale elettrica alla periferia di Kabul, e che il suo corpo è stato ritrovato giorni dopo in una cava nelle vicinanze. Il funzionario ha confermato che Coker è stato strangolato con una cintura.

Il funzionario ha mantenuto l’anonimato in quanto l’uccisione di Coker è legato ad una vicenda di competenza dei servizi di intelligence Usa. Frattanto la Nato ha fatto sapere che ha sospeso il trasferimento di prigionieri afgani nelle prigioni di Kabul e dintorni dove si sospetta l’uso della tortura.

Kabul è sotto il controllo delle forze di sicurezza afgane, assieme alla maggioranza delle province circostanti e sei altre parti del Paese che gli sono state consegnate a luglio dalle truppe Nato. Ma negli ultimi mesi la capitale afghana è stata teatro di numerosi suicidi e attacchi armati, incluso quello al palazzo del British Council due setimane orsono.

L’assassinio di Coker è avvenuto a pochi giorni di distanza dal decimo anniversario dell’attacco, l’11 settembre 2001, alle Torri Gemelle di New York, che ha indotto il governo americano ad invadere l’Afghanistan nell’ottobre del 2001 per rovesciare il regime dei talebani, che ha collaborato con Al Qaeda nell’attacco.