Afghanistan. Il Pentagono vuole i 15 mila documenti segreti di Wikileaks

Pubblicato il 5 Agosto 2010 - 21:15 OLTRE 6 MESI FA

Il Pentagono ha chiesto al sito Wikileaks di consegnare alle autorità militari 15mila documenti segreti riguardanti la guerra in Afghanistan di cui il sito è in possesso e che non ha finora pubblicato. ”Chiediamo loro di fare la cosa giusta – ha detto il portavoce del Pentagono, Geoff Morrell – Speriamo che vogliano onorare le nostre richieste”.

Il portavoce del Pentagono è anche tornato a chiedere che Wikileaks rimuova dal sito i documenti riservati già pubblicati. La diffusione di questi documenti secondo il Pentagono espone a rischi persone ed operazioni. Morrell ha ricordato che in molti documenti sono contenuti, per esempio, nomi di informatori afghani. Più a lungo quei documenti restano pubblici, più aumentano i rischi di ritorsioni, mentre il ritiro dal sito dei documenti se non altro ridurrebbe la possibilità di fornire informazioni a chiunque abbia intenzione di avvalersene.

Morrell ha riferito anche che circa 80 esperti di intelligence sono al lavoro per esaminare le migliaia di documenti finora già pubblicati, in modo da avvisare i governi stranieri e i cittadini afghani di eventuali rischi concreti nei loro confronti. Nel frattempo resta in isolamento in un carcere militare americano il soldato Bradley Manning, accusato di essere la ‘talpa’ che ha fornito a Wikileaks i file segreti.

Secondo quanto riferito dalla CNN, che cita fonti del Pentagono, Manning soffrirebbe di depressione. Stando ad alcuni documenti trovati nel suo computer, il soldato, 22 anni, aveva scritto ad un hacker californiano, Adrian Lamo, dicendo di sentirsi ”solo e isolato” e che per questo era sua intenzione ”fare qualcosa di importante” per ”dare un senso alla mia vita”.