Afghanistan, ricchezze minerarie: Karzai assegna la precedenza al Giappone

Pubblicato il 21 Giugno 2010 - 14:29 OLTRE 6 MESI FA

Il presidente afghano, Hamid Karzai, in visita ufficiale a Tokyo, ha invitato le compagnie giapponesi a esplorare per prime le risorse minerarie del suo Paese, alla luce dello studio geologico Usa secondo cui il sottosuolo dell’Afghanistan avrebbe un patrimonio minerario intatto dal valore potenziale tra i mille e i tremila miliardi di dollari.

Karzai, in un incontro del Japan Institute of International Affairs ha anche detto che l’Afghanistan potrebbe diventare presto “un hub industriale per le risorse minerarie” e che il Giappone “é benvenuto a partecipare alle esplorazioni” per individuare ad esempio il prezioso litio, componente chiave per diverse aziende nipponiche impegnate nella produzione di batterie agli ioni di litio.

Il presidente afghano, tuttavia, ha espresso anche le proprie preoccupazioni in merito alla potenziale ”caccia all’oro” indiscriminata, sottolineando la necessità di favorire i soggetti più vicini all’Afghanistan, soprattutto in termini di supporto umanitario ed economico.

“Dal punto di vista morale – ha rilevato – l’Afghanistan dovrebbe consentire un accesso prioritario alle sue risorse a quelle nazioni che hanno aiutato il Paese in modo considerevole negli ultimi anni. Kabul dovrebbe ricambiare l’assistenza data da Tokyo in passato, assicurando quindi al Giappone priorità d’accesso, esplorazione ed estrazione delle risorse minerarie”.

Il Giappone è secondo solo agli Usa per quanto riguarda le donazioni all’Afghanistan, con 2,35 miliardi di dollari messi a disposizione del governo locale tra il 2001 e il 2010 a sostegno di una serie di progetti a sfondo umanitario, come iniziative di ricostruzione delle infrastrutture e programmi di supporto all’istruzione e ai servizi sanitari.

Il presidente afghano, infine, ha sottolineato l’importanza che lo sfruttamento minerario avvenga in maniera eco-compatibile e con regole certe, in modo da evitare il pericolo corruzione.

“Abbiamo bisogno di tempo e di essere pazienti – ha concluso Karzai – Piuttosto che agire con rapidità, è preferibile fare le cose per bene, con le adeguate contromisure di sicurezza”.