Afghanistan: telefonata Karzai-Abdullah. Tempi stretti per ballottaggio

Pubblicato il 21 Ottobre 2009 - 11:10 OLTRE 6 MESI FA

Abdullah Abdullah

Dopo oltre un mese di silenzio è arrivata la telefonata tra il presidente afghano Hamid Karzai e il suo sfidante Abdullah Abdullah.

Lo ha reso noto lo stesso Abdullah in una conferenza stampa indetta per commentare i nuovi risultati relativi alle elezioni afghane, dati che, contrariamente al primo esito, garantiscono allo sfidante il diritto di accedere al ballottaggio.  «Ho chiamato le notte scorsa Karzai – ha detto Abdullah – e mi sono felicitato con lui per aver accettato che si tenesse un secondo turno elettorale».

L’ex ministro degli esteri si è detto soddisfatto della possibilità di votare nuovamente e ha escluso accordi con Karzai per una possibile grande coalizione che eviti il ballottaggio.

Al contrario l’attenzione di Abdullah è tutta rivolta alla nuova tornata elettorale: «Per quel che riguarda il secondo turno, il mio unico desiderio è che si tenga alla data prevista, in condizioni ottimali sia sul piano della sicurezza che della trasparenza».

Sulle elezioni, però, incombe la minaccia dell’inverno. Kabul è a 1800 metri sul livello del mare e alcuni villaggi sono a quota 7000. Il voto in Afghanistan, vista il problema della sicurezza e le minacce dei talebani,  è già complesso in situazioni climatiche normali e il maltempo rischia di privare molti cittadini della possibilità di andare alle urne. I tempi, quindi, sono stretti: occorre organizzare tutto prima che sia troppo freddo.

Alcuni dei paesi che contribuiscono alla missione Nato in Afghanistan, come Usa e Italia, hanno già confermato ufficialmente che i rinforzi inviati per la sicurezza durante il periodo elettorale resteranno fino alla conclusione delle operazioni di voto. Ma il tempo stringe: per il presidente dell’Onu Ban Ki Moon «non restano che 18 giorni» per preparare la nuova tornata elettorale.