Il leader iraniano Ahmadinejad arriva in Libano: Hezbollah lo accoglie da eroe

Pubblicato il 14 Ottobre 2010 - 17:28 OLTRE 6 MESI FA

Accoglienza da stadio a Beirut ieri 13 ottobre per il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad: molte migliaia di persone, radunate sin dalle prime ore del giorno dal movimento sciita Hezbollah, gli hanno tributato un roboante ‘benvenuto’, in un tripudio di bandiere dell’Iran e del Libano, di palloncini colorati, di lanci di chicchi di riso e petali di fiori.

Riconoscente, l’ospite ha percorso affacciato dal tettuccio dell’auto – salutando e quasi benedicendo la folla assiepata ai lati della strada – il tragitto dall’aeroporto al palazzo presidenziale, dove l’attendeva il presidente Michel Suleiman. La Tv di Hezbollah, Al Manar, ha seguito in diretta tutte le fasi del suo arrivo, affermando che ”il Libano è in festa”.

Tuttavia, la visita, che durerà tre giorni, suscita reazioni contrastanti tra i libanesi. Se è vero che il benvenuto degli sciiti e dei loro alleati filosiriani è sincero, è altrettanto vero che i sunniti simpatizzanti dell’alleanza filo-occidentale sostenuta dall’Arabia Saudita giudicano con ostilità Ahmadinejad e sostengono che Teheran ha fatto del Libano ”una base iraniana nel Mediterraneo”.

Nei giorni scorsi, 250 uomini politici, giornalisti ed esponenti della societa’ civile gli hanno rivolto una lettera aperta per accusarlo di ”ingerenza” negli affari interni libanesi, attraverso il suo sostegno ”in denaro e armi a una parte libanese”, cioè il movimento Hezbollah, che così’ ”si sente più forte degli altri gruppi e dello Stato”.

Dopo l’incontro con Suleiman, Ahmadinejad ha detto che ”l’Iran sarà sempre al fianco del Libano… e l’aiuterà sempre contro l’astio, in particolare del regime sionista”, ovvero Israele. Poi ha anche affermato che Teheran ”sostiene un Libano forte e unito. Saremo sempre dietro al governo libanese e alla sua Nazione”.

Parole che sembrano voler allentare le tensioni tra Hezbollah e i suoi rivali guidati dal premier, il sunnita Saad Hariri, arrivate negli ultimi tempi a livelli di guardia. In particolare riguardo al Tribunale speciale per il Libano, che indaga sull’assassinio dell’ex premier Rafic Hariri nel 2005 e che, secondo indiscrezioni, sarebbe vicino ad incriminare alcuni esponenti di Hezbollah, secondo cui il Tribunale ”è un progetto israeliano”.

In serata, il presidente iraniano è stato ospite d’onore di una grande manifestasione organizzata da Hezbollah alla periferia di Beirut, dove davanti a decine di migliaia di persone ha ammonito Israele affermando che ”la presenza dell’entità sionista anche su un centimentro della Palestina dà all’occupazione una possibilità di continuare i suoi crimini”, e pertanto ”annuncio qui che ogni nuova malefica azione dell’entità sionista accorcerà la vita dell’usurpatore”.

Il leader di Hezbollah, Sayed Hassan Nasrallah, presente solo in video-conferenza tramite un maxischermo, ha a sua volta esaltato la ”franchezza” del presidente iraniano, affermando che ”l’Occidente si sente frustrato quando egli dice che Israele deve scomparire”.

Le immagini dell’arrivo di Ahmadinejad: