Caso Battisti, la Farnesina vuole richiamare l’ambasciatore italiano

Pubblicato il 31 Dicembre 2010 - 14:36 OLTRE 6 MESI FA

Cesare Battisti

La Farnesina si appresta a richiamare a Roma l’ambasciatore d’Italia in Brasile, Gherardo La Francesca per consultazioni. Lo si è appreso dalla Farnesina. – ”Il Ministro Frattini ha deciso di richiamare a Roma l’ambasciatore la Francesca per consultazioni volte a definire il percorso dell’azione giudiziaria del governo italiano in difesa delle proprie legittime aspettative basate sul Trattato bilaterale di estradizione e sulla sentenza del Tribunale Supremo brasiliano”.

Il Ministro degli Esteri Franco Frattini e la Farnesina esprimono ”il più vivo sconcerto e la profonda delusione per una decisione insolita rispetto alla stessa prassi istituzionale brasiliana, che contraddice i principi fondamentali del diritto e offende i familiari e la memoria delle vittime dei gravissimi atti di violenza commessi da Cesare Battisti”.

Il Ministro degli esteri Frattini ha chiesto all’Ambasciatore italiano in Brasile di recapitare al nuovo Presidente del Brasile, Dilma Rousseff, al momento stesso del suo insediamento, un messaggio sul caso Battisti. Un messaggio in ”cui si fa stato della ferma determinazione del governo italiano ad esperire tutte le possibili vie legali per ottenere l’estradizione in Italia di Battisti, nonche’ – si legge nella nota – il nostro forte auspicio affinché il nuovo Presidente possa rivedere la decisione del suo predecessore ed uniformarsi alla sentenza del Tribunale Supremo Brasiliano”.

Lo sottolinea una nota spiegando che ”tanto più incomprensibili ed inaccettabili agli occhi del governo italiano e di tutti gli italiani appaiono le modalità dell’annuncio e il riferimento, nelle motivazioni della decisione, al presunto aggravamento della situazione personale di Battisti”.

Il Governo italiano punta a ”utilizzare immediatamente tutti i possibili margini offerti dall’ordinamento giuridico brasiliano per ottenere nei tempi più rapidi la sospensione della procedura di scarcerazione di Cesare Battisti”. Lo precisa in una nota della Farnesina il ministro degli Esteri, Franco Frattini, spiegando che l’Italia lavorerà per ”far sì che il Tsf verifichi l’incompatibilità della decisione presidenziale con la sua stessa precedente sentenza del novembre 2009 che aveva negato i presupposti per la concessione a Battisti dello status di rifugiato”.

Il caso Battisti – ricorda la nota della Farnesina – è stato in questi anni seguito in Italia da tutte le più alte cariche istituzionali, dalle forze politiche e parlamentari e dall’opinione pubblica, con unanime determinazione e piena unità di azione, ”mentre la diplomazia italiana, a tutti i livelli e con il più grande impegno e professionalità, si è attivata presso le istanze brasiliane per promuovere i legittimi interessi e le aspettative dello Stato italiano sulla vicenda”.

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