Caso Battisti, Napolitano: “Non siamo riusciti a far capire il terrorismo italiano”

Pubblicato il 8 Gennaio 2011 - 16:56 OLTRE 6 MESI FA

Giorgio Napolitano ritiene che la mancata estradizione di Cesare Battisti sia dovuta anche all’incapacità della cultura e della politica italiana di trasmettere il significato vero degli anni del terrorismo in Italia. ”Non siamo riusciti a far comprendere anche a paesi amici vicini e lontani cosa hanno significato”, ha detto in un intervento fuori programma nella sala ‘preconsigliare’ del comune di Ravenna.

Napolitano ha preso spunto dal commosso ricordo di Arrigo Boldrini e Benigno Zaccagnini, commemorati da Sergio Zavoli come due grandi figli di Ravenna, due persone provenienti da culture e storie diverse fra i quali si era istaurata una grande amicizia umana e politica.

Il presidente si è  chiesto se non corriamo il rischio che “si disperda la memoria e la consapevolezza dei rischi che corse l’Italia negli anni della lotta al nazifascismo e dall’attacco terroristico alla Repubblica”. ”Questo rischio esiste ed è grave. Vicende tristi dei giorni scorsi – ha detto – ci inducono a pensare che non siamo riusciti a far comprendere anche a paesi amici vicini e lontani cosa abbia significato per noi quella vicenda del terrorismo e quale forza straordinaria sia servita per batterlo. Forse è mancato qualcosa nella nostra cultura e nella politica, qualcosa in grado di trasmettere alle nuove generazioni cosa accadde davvero in quegli anni tormentosi (il riferimento in particolare al sequestro di Aldo Moro) che Benigno Zaccagnini superò con straordinaria tempra, dolore e coraggio”.

Napolitano ha anche a invitato a riflettere sullo straordinario legame umano e politico che si stabilì con amicizia fra Arrigo Boldrini e Benigno Zaccagnini.

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