Il dubbio che angoscia Berlusconi: “Trascinato in guerra con la Libia”

Pubblicato il 25 Marzo 2011 - 10:20 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi (Foto La Presse)

BRUXELLES – Sguardo accigliato e mascella serrata, quando Berlusconi ha qualche preoccupazione ha sempre questa faccia. E giovedì a Bruxelles chi l’ha visto ha notato proprio questa espressione: nessun sorriso, molta cura a evitare contatti con la stampa. In mattinata ha disertato il vertice del Ppe, ufficialmente per studiare i dossier europei e preparare l’incontro con gli altri capi di Stato e di governo europei.

Ma sia La Stampa che Repubblica danno conto della stessa preoccupazione che attanaglierebbe il Cavaliere in queste ore. E se l’intervento militare fosse stato un errore? Non sarebbe stata preferibile una linea più defilata con l’ormai ex amico Gheddafi, magari tentando la carta diplomatica come interlocutore occidentale più accreditato a Tripoli? Secondo i due quotidiani Berlusconi sarebbe stato “trascinato” in guerra dalle pressioni del ministro degli Esteri Frattini, da quello della Difesa La Russa e dal presidente Napolitano.

Intanto giovedì a Berlusconi sono arrivate due notizie positive. La prima è che la Nato ha ora il comando ufficiale della missione, come del resto Roma da chiedeva da tempo. La seconda è che il presidente dell’Unione africana, Jean Ping, ha detto che al vertice di oggi, venerdì, ad Addis Abeba saranno presenti anche rappresentanti del governo degli insorti oltre che del regime.

Ed ecco un’altra spina per Berlusconi: c’è da fidarsi degli insorti? Sono guidati da due ex uomini di fiducia di Gheddafi, non proprio due santi e amanti della democrazia. Il ministro Frattini, che ha avviato contatti proprio con il capo del governo provvisorio, Jabril, gli ripete che ci si può fidare. Ma il dubbio di Berlusconi è rivolto al dopo, chi saranno i nuovi interlocutori su questa importante sponda del Mediterraneo? Senza contare che il cambiamento non è ancora a portata di mano, secondo il premier Gheddafi non lascerà a breve la Libia, piuttosto porterà all’esasperazione la guerra civile contro il suo stesso popolo. Ecco quindi che anche la via diplomatica non è proprio attuabile. Quasi quasi rimpiange i vecchi tempi: durante una cena a palazzo Grazioli con i Responsabili qualcuno dice che abbia mostrato un album delle foto con il rais.