Berlusconi rilancia il nucleare davanti a Obama e Medvedev: il mondo è grato allo Start 2

Pubblicato il 13 Aprile 2010 - 17:47 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

Il premier Silvio Berlusconi davanti al presidente americano Barack Obama e a quello russo Dmitri Medvedev, a Washington, coglie l’occasione per rilanciare il nucleare.

Al Convention Center, sede del summit sulla sicurezza nucleare, Berlusconi ha detto che la “visione di un mondo senza armi nucleari” avanzata da Stati Uniti e Russia con la firma del trattato Start 2 rappresenta “una speranza per tutti noi, per i nostri figli e le generazioni future”. “Credo che tutto il mondo vi sia grato per quello che siete riusciti a fare. Complimenti e andiamo avanti così”, ha aggiunto. “Ho sempre inseguito come primo obiettivo l’accordo” tra Stati Uniti e Russia, due potenze atomiche con arsenali in grado di distruggere “dieci volte” la popolazione mondiale. Berlusconi ha rinnovato il suo “plauso all’accordo tra il presidente della Federazione russa e ‘tu’ – ha detto il presidente del Consiglio rivolgendosi a Barack Obama – siglato qualche giorno fa per la riduzione del numero di armi nucleari”.

“Io – ha spiegato Berlusconi davanti alla platea di oltre quaranta capi di Stato e di governo – probabilmente qui sono il più vecchio come età e come ruolo politico. E sono della generazione che ha vissuto per 50 anni sotto l’incubo della Guerra Fredda e di due arsenali nucleari che potevano ciascuno distruggere dieci volte la popolazione del mondo”. “Poteva succedere una follia, un incidente, qualcosa che scatenasse questa distruzione. Quando ho cominciato a fare politica, e per tre volte sono stato presidente del G8 – ha ricordato – ho sempre inseguito come prima cosa l’accordo tra le potenze che avevano questi arsenali. Sono stato il primo ad invitare Eltsin nel ’94 e poi c’é stata Pratica di Mare”, con la creazione del Consiglio Nato-Russia. Inoltre, ha detto il premier, “ho avuto la fortuna che Obama e Medvedev si incontrassero a Mosca due giorni prima del G8 dell’Aquila”, preannunciando l’accordo sul Trattato Start 2.

Berlusconi ha poi citato il fisico Enrico Fermi. “Come sapete il mio Paese non ha armi nucleari, ma è stato un italiano a scoprire la possibilità di ricavare energia dall’atomo. L’Italia era all’avanguardia anche nella costruzione degli impianti nucleari per l’uso civile. Nel ’64 avevamo tre centrali completamente funzionanti, ma dopo il disastro di Chernobyl un referendum popolare ha deciso la chiusura e lo smantellamento degli impianti. Ora – ha proseguito Berlusconi – 25 anni dopo il mio governo ha potuto approvare un nuovo programma di costruzione di centrali”.

Concludendo l’intervento al summit sulla sicurezza nucleare, il premier italiano ha aggiunto: “Il problema della preservazione dei materiali radioattivi sarà sempre più grande perché sempre di più saranno i protagonisti che dispongono di fonti di energia nucleare e materiale atomico. Per questo motivo credo che convocare questo vertice sulla sicurezza sia stato giustissimo”.

Secondo Berlusconi, la diffusione dell’uso civile di materiale atomico aumenta “il rischio della diversione di questi prodotti per finalità illegittime”.