Cena con pesce per Berlusconi sul Volga. E’ ospite (insieme a D’Alema) al Forum sulla democrazia

Pubblicato il 9 Settembre 2010 - 17:04 OLTRE 6 MESI FA
berlusconi putin

Silvio Berlusconi e Vladimir Putin

Cena sul Volga a base di pesce di fiume per Berlusconi: il premier italiano si siederà a tavola col presidente russo Medvedev e con quello sudcoreano Lee Myung-Bak. Berlusconi si trova in Russia per partecipare al Forum politico internazionale sulla democrazia, aperto il 9 settembre nella storica Yaroslavl, 250 km a nord est di Mosca. In tarda serata Berlusconi tornerà però a Mosca per incontrare l’ex presidente Vladimir Putin, suo grande amico, nella sua residenza di Novi Ogariovo.

Il premier italiano è considerato l’ospite d’onore di questa seconda edizione del Forum, che il Cremlino vorrebbe trasformare in una sorta di Davos della politica: lo si vede anche dalla traduzione in varie lingue dei manifesti dell’evento, dove su tutti giganteggia l’italiano ”Benvenuto”.

Al Forum, dedicato a modernizzazione, sicurezza globale e democrazia, partecipano oltre 500 politici ed esperti da venti Paesi. Tra gli altri spiccano l’ex premier giapponese Yukio Hatoyama, l’ex presidente sudafricano Thabo Mbeki, l’ex presidente indiano Abdul Kalam, il ministro degli affari strategici brasiliano Samuel Guimares, l’ex premier ed ex ministro degli esteri italiano Massimo D’Alema (intervenuto il 9). Presenti anche il premio Nobel russo Zhores Alferov, il presidente dell’Accademia delle scienze di New York Ellis Rubenstein, il futurologo Alvin Toffler.

Tra i temi chiave discussi nella giornata inaugurale, i progressi della modernizzazione in Russia, cavallo di battaglia di Medvedev, e lo sviluppo della democrazia. A questo proposito, uno dei politologi russi intervenuti, Viaceslav Nikonov, ha sostenuto che la Russia creerà un suo modello di democrazia, differente dal modello Usa o britannico, ma che prima il Paese dovrà risolvere il problema del funzionamento delle istituzioni legislative e giudiziarie, creare una classe media: ”Siamo passati alla democrazia prima di essere uno Stato di diritto, mentre nelle altre democrazie contemporanee l’edificazione dello Stato di diritto ha sempre preceduto la formazione della democrazia”.