Cellulare del corriere di bin Laden coinvolge i servizi segreti pakistani

di Licinio Germini
Pubblicato il 24 Giugno 2011 - 11:26 OLTRE 6 MESI FA

Osama bin Laden

WASHINGTON, STATI UNITI – Un telefono cellulare del più fidato dei corrieri di Osama bin Laden ritrovato nel raid del 2 maggio in Pakistan in cui entrambi sono stati uccisi dai commando americani contiene contatti con un gruppo militante islamico che per lungo tempo è stata una risorsa dei servizi segreti pakistani (ISI), a quanto rivela il New York Times.

Alti funzionari dell’amministrazione del presidente Barack Obama ed esperti informatici messi al corrente della scoperta hanno dichiarato che bin Laden ha usato il gruppo, l’Harakat -Ul-Mujaedeen, come parte della sua rete protettiva in Pakistan.

Gli esperti americani si chiedono ora se il gruppo ed altre organizzazioni hanno contribuito a nascondere e sostenere il capo di Al Qaeda per conto dei servizi pakistani. Citando funzionari ed analisti statunitensi il Nyt scrive che l’ISI ha protetto Harakat permettendogli di operare in Pakistan per almeno 20 anni.

Dal’analisi del cellulare gli analisti USA hanno accertato che i capi di Harakat si sono scambiati telefonate ed hanno incontrato funzionari dell’intelligence pakistana. D’altra parte gli analisti precisano che i contatti telefonici non riguardavano bin Laden e che allo stato dei fatti non esistono prove inconfutabili che l’ISI abbia protetto il capo terrorista.

Oltre a fornire indicazioni su come il capo di Al Qaeda abbia potuto vivere comodamente per anni in una villa  presso Abbottabad, una città brulicante di militari a 50 km dalla capitale pakistana, Islamabad, il cellulare potrebbe contribuire a svelare particolari sulla segreta odissea di bin Laden dopo che sfuggì alle forze americane nella regione afgana di Tora Bora dieci anni fa.

Analisti in contatto con Harakat hanno rivelato che il gruppo è particolarmente radicato nella zona circostante Abbottabad e che i suoi capi intrattengono stretti rapporti sia con Al Qaeda che con i servizi pachistani. I funzionari americani non hanno identificato i comandanti di Harakat i cui numeri telefonici sono stati trovati nel cellulare del corriere, ma ha detto che essi sono concentrati nel Waziristan meridionale, dove per anni ci sono state basi di Al Qaeda.

L’organizzazione di Harakat potrebbe aver permesso a bin Laden di far pervenire messaggi e denaro ai membri di Al Qaeda in quella zona ed in altre parti delle aree tribali del Pakistan.

Bin Laden e il suo corriere Ahmed, sono stati scoperti per caso mediante l’intercettazione di una telefonata di Ahmed. La telefonata ha messo in moto le ricerche segrete della Cia nella regione di Abbottabad, culminate con la scoperta del rifugio di bin Laden, la sua uccisione, quella del corriere, del fratello Abrar e di due altre persone.

Il mese scorso l’Associated Press è riuscita a raggiungere telefonicamente il capo di Harakat, Fazle-ur-Rahman Khalil, il quale ha smentito di essere mai stato in contatto con bin Laden mentre era nel suo rifugio presso Abbottabad. ”Sono tutte fandonie, spazzatura, perchè Osama non era in contatto con nessuno”, ha detto Khalil. L’AP ha ottenuto il numero telefonico di Khalil da un suo ex-collaboratore che ha lasciato Harakat.