Birmania-Italia. Terzi incontra Suu Kyi: “Insieme per la democrazia”

Pubblicato il 26 Aprile 2012 - 08:59 OLTRE 6 MESI FA

RANGOON – ''Lavoreremo insieme ad Aung San Suu Kyi e a tutte le istituzioni sinceramente impegnate nel processo di reale transizione'' democratica. Lo ha detto il ministro degli Esteri Giulio Terzi nella conferenza stampa con la leader del'opposizione birmana a Rangoon. ''L'Italia, membro dell'Ue, ha sostenuto il movimento democratico per decenni e ci aspettiamo lo stesso sostegno in futuro'', ha detto Aung San Suu Kyi accogliendo il ministro Giulio Terzi nella sua casa di Rangoon.

''L'Italia ha accolto con favore le elezioni del primo aprile (in cui la premio Nobel per la pace e' stata eletta per la prima volta alla Camera bassa, ndr). Il popolo birmano puo' contare sul pieno sostegno dell'Italia nella assicurare che la transizione democratica non torni indietro'', ha aggiunto Terzi auspicando ''l'incondizionato rilascio di tutti i rimanenti prigionieri politici e la fine delle violenze sulle minoranze etniche''.

Il ministro ha quindi ribadito nella conferenza stampa quanto detto ieri nell'incontro con il presidente Thein Sein a Naypyidaw: l'apertura della comunita' internazionale e la sospensione delle sanzioni europee ''saranno irreversibili, se anche il processo democratico sara' irreversibile''. Un cammino su cui Terzi si e' detto ''cauto ma ottimista''.

''Sin dal mio rilascio due anni fa ho incoraggiato il turismo in Birmania, ma che sia responsabile e che tenga conto dell'ambiente sociale ed economico del Paese'', ha detto Suu Kyi rispodendo nella conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri Giulio Terzi alla domanda di un giornalista italiano.

Negli anni della dittatura militare, la leader dell'opposizione birmana e premio Nobel per la pace aveva chiesto ai turisti di non visitare la Birmania per non alimentare l'economia del regime.

Il ministro degli Esteri Giulio Terzi, accompagnato dall'inviato speciale dell'Ue per la Birmania Piero Fassino attuale sindaco di Torino, ha invitato Aung San Suu Kyi a ''recarsi presto in Italia per visitare Torino e tutte le altre citta' italiane che in questi anni le hanno dato la cittadinanza onoraria''.

Con 'the Lady' si e' ormai ''un canale di interazione, anche personale'', ha aggiunto Terzi in vista dei contatti futuri con la leader dell'opposizione birmana, dicendosi ''colpito dalla sua forte personalita' e dalla tranquilla serenita' con cui guarda agli obiettivi che ha davanti''.