Cile, Michelle Bachelet di nuovo presidente: trionfa (insieme all’astensionismo)

di redazione Blitz
Pubblicato il 16 Dicembre 2013 - 14:48 OLTRE 6 MESI FA
Cile, Michelle Bachelet di nuovo presidente: trionfa (insieme all'astensionismo)

Michelle Bachelet (Foto Lapresse)

SANTIAGO DEL CILE – Michelle Bachelet è stata eletta, per la seconda volta, presidente del Cile. Ma le elezioni che l’hanno consacrata alla guida del Paese con oltre il 62% dei voti verranno ricordate anche per un tasso di astensionismo senza precedenti: il 59% dei cileni ha disertato le urne.

Che il nemico numero uno al ballottaggio per succedere al presidente uscente Sebastian Pinera fosse l’astensionismo la Bachelet lo sapeva bene, così come la sua rivale Evelyn Matthei. E non a caso hanno entrambe concluso la campagna elettorale lanciando appelli per convincere la gente ad andare a votare.    

Per Bachelet, 62 anni e prima donna presidente del Cile, il trionfo del 15 dicembre rappresenta la conferma del rapporto inossidabile che ha saputo mantenere con l’opinione pubblica del suo Paese: nel 2010, alla fine del suo mandato presidenziale, vantava indici di popolarità superiori al 60% e al suo ritorno in Cile, dopo un biennio a capo dell’agenzia Onu per la donna, è stata accolta con calore in ognuna delle sue apparizioni pubbliche, per poi diventare la super favorita dal primo sondaggio sulle intenzioni di voto.

La vittoria della candidata socialista segna anche il ritorno al potere della coalizione di centrosinistra che ha governato il Cile dalla fine della dittatura di Augusto Pinochet, dopo un solo governo di centro destra, quello uscente di Pinera. Questa volta però la Concertazione è diventata ‘Nuova Maggioranza’, con un asse politico spostato ancor più a sinistra per la presenza del Partito Comunista e la promessa di profonde riforme in campo sociale per combattere la disuguaglianza. Una prospettiva che ha convinto perfino Camila Vallejo, la bella ex leader della rivolta studentesca, che solo due anni fa giurava che non avrebbe mai appoggiato la candidatura della Bachelet.

La sfida tra la Bachelet e la Mattehi, per il Cile, è stata qualcosa di molto più simbolico di una semplice battaglia elettorale. Figlia di Alberto Bachelet, un generale dell’Aeronautica amico di Salvador Allende che gli affidò varie responsabilità di governo durante il suo breve mandato, Michelle conobbe la sua coetanea e rivale in queste elezioni presidenziali come compagna di giochi quando erano bambine. Anche Fernando Matthei, infatti, era un generale dell’Aeronautica, ma dopo il golpe del 1973 si allineò con la dittatura di Pinochet: prestava servizio proprio all’Accademia dell’Aeronautica nel 1974 quando Alberto Bachelet morì per un infarto causato dalle tremende torture subite mentre era rinchiuso nella sede di quell’istituzione. La stessa Michelle, dopo essere stata arrestata e torturata insieme alla madre, si auto-esiliò prima in Australia e poi nella Repubblica Democratica tedesca prima di fare ritorno in patria. La stessa Bachelet ha sempre chiamato “zio” il padre di Evelyn.